Musichiamo
Addio a Lugano
19.08.2022“Addio Lugano bella
o dolce terra pia cacciati senza colpa
gli anarchici van via
e partono cantando
con la speranza in cuor.
E partono cantando con la speranza in cuor.
Ed è per voi sfruttati
per voi lavoratori
che siamo incatenati
al par dei malfattori eppur la nostra idea
è solo idea d’amor. Eppur la nostra idea
è solo idea d’amor.
Anonimi compagni, amici che restate
le verità sociali
da forti propagate
è questa la vendetta che noi vi domandiam.
E questa la vendetta che noi vi domandiam.
Ma tu che ci discacci con una vil menzogna repubblica borghese
un dì ne avrai vergogna noi oggi ti accusiamo
in faccia all’avvenir.
Noi oggi ti accusiamo in faccia all’avvenir.
Cacciati senza tregua andrem di terra in terra a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor.
La pace tra gli oppressi la guerra agli oppressor.
Elvezia il tuo governo schiavo d’altrui si rende d’un popolo gagliardo
le tradizioni offende
e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell.
E insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell.
Addio cari compagni amici luganesi
addio bianche di neve montagne ticinesi
i cavalieri erranti
son trascinati al nord.
I cavalieri erranti son trascinati al nord.”
Pietro Gori
“Addio a Lugano”, il cui titolo originario era “Il canto degli anarchici espulsi”, nasce nel 1895 in carcere, dove era stato rinchiuso il suo autore, l’anarchico italiano Pietro Gori.
Gori era fuggito a Lugano per sottrarsi all’accusa di essere stato l’ispiratore dell’omicidio del presidente francese Sadi Carnot, per il solo fatto di essere suo amico nonché avvocato difensore. A Lugano, però, trova un ambiente ostile: le autorità, aizzate contro gli anarchici dall’opinione pubblica svizzera non meno che dal governo italiano, lo arrestano insieme ad altri anarchici, benché lo stesso Pietro sia appena sfuggito fortunosamente ad un attentato.
Quattro anni dopo, nel 1899, la canzone viene pubblicata da Carlo Frigero ne “Il Canzoniere dei Ribelli” e comincia a circolare tra i partigiani ottenendo un favore crescente.