“Tu la finezza, l’infanzia, la vita – amore mio – bambino – vecchio madre e centro – azzurro – tenerezza. Io ti porgo il mio universo e tu mi vivi. Sei tu che io amo oggi.”
“Perché studi così tanto? Quale segreto vai cercando? La vita te lo rivelerà presto. Io so già tutto, senza leggere o scrivere.
Poco tempo fa, forse solo qualche giorno fa, ero una ragazza che camminava in un mondo di colori, di forme chiare e tangibili. Tutto era misterioso e qualcosa si nascondeva; immaginare la sua natura era per me un gioco.
Se tu sapessi com’è terribile raggiungere tutta la conoscenza all’improvviso, come se un lampo illuminasse la terra! Ora vivo in un pianeta di dolore, trasparente come il ghiaccio. È come se avessi imparato tutto in una volta, in pochi secondi.
Le mie amiche, le mie compagne si sono fatte donne lentamente. Io sono diventata vecchia in pochi istanti e ora tutto è insipido e piatto.
So che dietro non c’è niente. Se ci fosse qualcosa lo vedrei…”
“Ho smesso di contare le volte in cui, arrivata alla seconda riga, ho cancellato e riscritto tutto nuovamente.
Cercavo un inizio ad effetto, qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo, qualcosa di grandioso, ma agli occhi.
Non ci sono riuscita.
Poi ho capito, ricordando ciò che non avevo mai saputo: che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.“
“Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini…”
“Scegli una persona che ti guardi come se fossi una magia.”
Frida Kahlo
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Frida Kahlo, “Le due Frida”, 1939