Le erbacce della mente

“Vi lascio seduti, coi vostri pregiudizi. Io sto in piedi, contro un muro, dove la fantasia e i sogni parlano con la luna e un lupo indomabile.”

Fabrizio Caramagna

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“Scambio limiti della mente con orizzonti del cuore.”

Fabrizio Caramagna

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“La tolleranza va oltre i pregiudizi e le convenzioni. Ma in alcuni casi si ferma un po’ prima dell’accettazione totale dell’altro.”

Fabrizio Caramagna

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“Quando eleviamo l’ignoranza alla verità, quando facciamo dell’ignoranza una passione che pretende di possedere la verità, trasformiamo la verità in un pregiudizio. E il pregiudizio è il cuore ogni fondamentalismo.”

Massimo Recalcati

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“Dobbiamo stare attenti a non portare con noi le nostre assuefazioni e i nostri preconcetti, altrimenti vedremo soltanto bruttezza. Vediamo ciò che noi proiettiamo.”

Leo Buscaglia

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“La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l’amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.”

Alda Merini, da “Terra d’amore”

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«Fate attenzione a come innaffiate i vostri sogni . Se date loro l’acqua con preoccupazione e paura si produrranno erbacce che soffocano la vita del tuo sogno. Se date loro l’acqua con ottimismo e soluzioni e si coltiverà il successo. Bisogna sempre essere alla ricerca di modi per trasformare un problema in un’opportunità di successo. Bisogna sempre essere alla ricerca di modi per coltivare il tuo sogno.»

Lao Tzu

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“Ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.”

Stanisław Jerzy Lec, da “Pensieri spettinati”, 1957

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“Una botte piena di certezze non rotola molto lontano.”

Gerd de Ley, da “Houten Dief”, aforismi scelti

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“L’abito non fa il monaco. Il clergyman meno che mai.”

Gesualdo Bufalino, da “Bluff di parole”, 1994

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Carlo Canevari

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Nulla è più singolare del rapporto fra persone che si conoscono solamente di vista, s’incontrano tutti i giorni a tutte le ore, si osservano, e tuttavia sono costrette dell’educazione o dal puntiglio a fingere l’indifferenza e a passarsi accanto come estranei senza una parola e senza un saluto. V’è fra loro una relazione d’inquietudine ed esasperata curiosità, il bisogno di conoscersi e di comunicare l’uno con l’altro, e soprattutto una specie di ansioso rispetto. Giacché l’uomo ama e onora l’uomo finché non lo può giudicare.

Thomas Mann, da” Morte a Venezia”, 1912

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In evidenza: Vignetta di Mauro Biani