Emily Dickinson, da “Io lascerò il mio cuore appena in vista”
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Angelo Inganni, “Nevicata ai Navigli”, 1852
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Storia fantastica
“Ci sono giorni d’inverno senza neve quando il mare
s’imparenta
con i tratti montuosi, accucciandosi in grigie vesti di piume,
un breve attimo blu, lunghe ore con onde che invano
come pallide linci cercano appiglio sulla riva ghiaiosa.
In giorni come questo esce il relitto dal mare in cerca dei
suoi armatori, seduti al chiasso delle città, e gli equipaggi
annegati soffiano verso terra, piú sottili del fumo di pipa.
(Nel nord vagano le vere linci, con artigli affilati
e occhi sognanti. Nel nord dove il giorno
vive in una caverna giorno e notte.
Dove il solo sopravvissuto può sedere
alla fornace dell’aurora boreale e ascoltare
la musica dei morti assiderati.)
Tomas Tranströmer, “Storia fantastica”, da “Poesia dal silenzio”
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Francisco Goya, “La nevicata”, 1786-1787
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Invernale
“Un dolce pomeriggio d’inverno, dolce
perché la luce non era piú che una cosa
immutabile, non alba né tramonto,
i miei pensieri svanirono come molte
farfalle, nei giardini pieni di rose
che vivono di là, fuori del mondo.
Come povere farfalle, come quelle
semplici di primavera che sugli orti
volano innumerevoli gialle e bianche,
ecco se ne andavan via leggiere e belle,
ecco inseguivano i miei occhi assorti,
sempre piú in alto volavano mai stanche.
Tutte le forme diventavan farfalle
intanto, non c’era piú una cosa ferma
intorno a me, una tremolante luce
d’un altro mondo invadeva quella valle
dove io fuggivo, e con la sua voce eterna
cantava l’angelo che a Te mi conduce.”
Carlo Betocchi, “Un dolce pomeriggio d’inverno”
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Gustave Caillebotte, “Tetti sotto la neve”, 1878
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La mattina quando comincia a nevicare
“Questa notte, dal sogno,
ho preso una stella.
Ma dove nasconderla
quando si sfalda il sonno
e l’uccello del mattino
con becco d’acciaio
m’incide il volto?
Basso è il cielo,
cade neve sui campi,
si disfano
nelle zolle i fiocchi
come i nostri pensieri
in disperse parole.
Il silenzio è l’assenza
di ogni rumore. Resta
il battito del cuore
che oscilla
su sigillate fonti.”
Erika Burkart, “La mattina quando comincia a nevicare”
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Giuseppe Arcimboldo, “Inverno”, 1563
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Febbraio
Vincenzo Cardarelli, “Febbraio”
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John Atkinson Grimshaw, “Neve e nebbia” (“Capriccio in giallo minore”), 1892-1893
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Caro inverno
“Caro inverno
(lettera senza data e senza luogo)
abbi cura di me
e della mia paura
mettimi a dimora, dai riparo alle radici
e – voglio crederci– fiorirò
di fiori coraggiosi
dammi il tuo tempo, il silenzio
e – se puoi – un po’ di luce:
quanto basta per ricordarmi
che non è per sempre notte”
©IreneMarchi2020
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Le mattine di domenica
“Le mattine di domenica,
d’inverno,
alle prime ore:
le strade lavate da poco,
l’aria fresca,
limpida,
l’odore delle brioches dai caffè,
la follia
degli uccelli…
Come se la vita
ti dicesse:
guarda, sono qui,
riprova.”
Karmelo C. Iribarren
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Walter Launt Palmer (1854-1932), “Neve silenziosa”
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Inverno lucente
Puro e duro e bianco è il mondo.
Dal nord il vento ieri ha messo in fuga
sogni di nebbia
cieca ed errante
senza fine…
Oggi il vento trattiene il respiro.
Neve abbagliante all’intorno,
e ombra cerulea di monti
cieli azzurro pallido,
vibrano nella propria luce.
E nell’ombra –
preso nel suo splendore di gelo
si distende il fiume,
quasi corazzato di squame –
scuro smeraldo di ghiaccio
dalle nevi splendenti,
sino a che si perde il suo dorso
verdognolo e tortuoso
laggiù lontano…
dove la luce del giorno ha preso fuoco,
con un bagliore dalle bianche fiamme —
come se il sole fosse caduto
sui blocchi informi di ghiaccio
dal duro cristallo
e si fosse infranto…
Chiudo gli occhi.
In me il sangue giubila
e mi risuona nelle orecchie:
puro è il mondo.
Mi sembra: [cioè, pare a me, ndr]
insieme al cuore della terra,
pulsa in me il cuore;
e scorre assieme ai rivoli
che fluiscono sotto la crosta ghiacciata.
Puro… il mondo…
puro…
Abraham Ben Yitzhak (pseudonimo di Avraham Sonne), poeta ebreo nato in Polonia
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Ivan Ivanovič Šiškin, “Inverno”, 1890,
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Sebastiano Satta, “Pastore con gregge”, 1904-1905
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Foto in evidenza di Laura Mazzilli