“La donna è un firmamento, ma se un uomo non sa leggerle dentro, vede solo la notte.”
Alda Merini
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“Mi hanno sempre giudicata come “strana”, o “diversa”, ma la sai una cosa? Mi è sempre piaciuto da morire; non sopporterei di essere vista come il resto del mondo.”
Alda Merini
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“Siamo state amate e odiate,
adorate e rinnegate,
baciate e uccise,
solo perché donne.”
Alda Merini
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“Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza.”
Alda Merini
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“Ci sono due tipi di uomini, mi spiegava lei mentre camminavamo sulla riva del mare: coloro che sono barche e hanno la passione per l’orizzonte e la libertà, e coloro che sono porti e amano la sicurezza e la realtà.
– Dimentichi i fari
– Ah no, i fari sono donna. Le donne sono da sempre luce e punto di riferimento nel mondo.”
Fabrizio Caramagna
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“Ero fatta per essere aquilone.
Ne sono certa, dentro di me ci sono nuvole e cielo.
E vento, a volte gelido e tagliente, altre dolce, come alito caldo.”
Odisseas Elitis
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“Io non sono affatto forte. Ho solo imparato a raccogliere i cocci e a rimetterli assieme, ma questo lo sanno fare tutti, un po’ di colla di qua, un po’ di là, un po’ di “non fa niente”, “passerà”, “non importa” ed eccomi di nuovo in piedi. No, non sono forte.
Io cado in pezzi ogni momento. È solo che so ricominciare.”
Carmelita Zappalà, da “La notte è in fiamme”
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“Non è da tutti riuscire a capire ed amare le donne difficili, spigolose, quasi inaccessibili. Solo apparentemente sono solari ed estroverse, anche sicure di sé, ma in realtà sempre diffidenti e insicure, sempre sulla difensiva. E si tengono tutto dentro. Non guardatele troppo negli occhi, perché non vogliono far vedere a nessuno la loro rabbia, delusione, paura, fragilità. La solitudine le accompagna, anche quando hanno decine di corteggiatori. Perché amano ma non dipendono mai dall’amore, da quell’amore che per loro è solo un sogno. E sono dure, prima di tutto con se stesse. Solo chi sa guardare “oltre” il sorriso riesce a vedere il muro impenetrabile che hanno eretto. Che difende la loro interiorità ricca ma ferita, spaventata. La loro sensibilità troppe volte ferita. Il difficile vissuto che solo loro conoscono. Perché sono donne spigolose, difficili, quasi inaccessibili. Quelle con l’anima in fiamme e il sorriso splendente.”
Agostino Degas
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Pablo Picasso, “Donna con capelli gialli”, 1931
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“Se non avessi creato il mio mondo, probabilmente sarei morta in quello degli altri.”
Anaïs Nin
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“Gli uomini vogliono sempre insegnarti qualcosa. Non per questo sono intelligenti. Molto spesso non lo sono, ma li fa sentire più grandi. Vogliono farti vedere come si fanno le cose…
Tu lasciali blaterare e poi va avanti e fa sempre quello che ti pare, cavolo!
Devi essere una donna forte per stare sola in un mondo in cui le persone si accontentano di tutto pur di poter dire di avere qualcosa.
Non dimenticare mai chi sei.”
Da “La regina degli scacchi”, miniserie televisiva creata da Scott Frank e Allan Scott, 2020
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“Io in quanto donna non ho patria,
in quanto donna,
la mia patria è il mondo intero”
Virginia Woolf, da “Le tre ghinee”, 1938
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“Ho ucciso l’angelo del focolare. È stata legittima difesa.”
Virginia Woolf
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“Si dice
che le donne urlino spesso.
In realtà
non c’è urlo più forte
del loro silenzio.”
Angelo De Pascalis da “Sotto il vestito l’anima”
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“Mi reggo in piedi
sui sacrifici
di milioni di donne prima di me
pensando
cosa posso fare
per rendere più alta questa montagna
in modo che le donne dopo di me
vedano più lontano”
Rupi Kaur
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“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata.”
Oriana Fallaci, da “La rabbia e l’orgoglio”, 2004
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“Una donna dovrebbe essere due cose: chi è e cosa vuole.”
Coco Chanel
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Vignetta di Mauro Biani
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«Finalmente ho incontrato una donna intelligente.»
«Ah, e ha parlato con te?»
Maria Luisa Spaziani, dagli Aforismi pubblicati nel 1993 sulla rivista “Poesia”
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“Io accetto la grande avventura di essere me stessa.”
Simone de Beauvoir
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“Le donne non sono vittime di un destino misterioso: le nostre ovaie non ci condannano a una vita di sottomissione.”
Simone De Beauvoir
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“Gli uomini ogni volta mettono un tale impegno, nel farti sentire una puttana, e naturalmente un impegno del tutto inconscio, ed è qui che essi vincono.”
Doris Lessing, da “Il taccuino d’oro”, 1962
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“Nascere donna è una tragedia terribile… Sì, è il mio desiderio di mescolarmi con la gente di strada, marinai e soldati, abituali dei bar – di fare parte di una scena, anonima, come l’ascolto… tutto è rovinato dal fatto che sono una ragazza, una donna sempre in pericolo di aggressione e percosse. Il mio interesse per gli uomini e la loro vita è spesso frainteso come un desiderio di sedurli, o come un invito all’intimità. Eppure, Dio, voglio parlare a tutti il più profondamente possibile. Voglio essere in grado di dormire in un campo aperto, viaggiare ad ovest, camminare liberamente durante la notte…”
Sylvia Plath, da “Diari”, 1982
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“Essere nata donna è la mia terribile tragedia. Dal momento in cui fui concepita sono stata condannata a sviluppare le mammelle e le ovaie piuttosto che il pene e lo scroto, condannata a una sfera d’amore, di pensiero e di sentimento rigidamente circoscritta dalla mia ineluttabile femminilità.”
Sylvia Plath
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Shirin Neshat, “Unveiling”, dalla serie “Women of Allah”, 1993
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“A volte ho riflettuto sul fatto che la natura della donna è come una grande casa piena di stanze. C’è l’ingresso, attraversato da tutti, contraddistinto da un gran via vai; il salotto, dove si accolgono le visite formali; il soggiorno, dove i membri della famiglia si alternano, ma oltre ciò, molto oltre, vi sono altre stanze di cui forse non è stata toccata nemmeno la maniglia della porta; nessuno sa dove conducono; nessuno conosce la strada per raggiungerle; e nella stanza più intima di tutte, il sancta sanctorum, l’anima siede solitaria e attende di sentire il rumore di passi che non giungono mai.”
Edith Wharton (1862-1937)
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“Il fatto è che mentre tutti diffidano delle donne, io me la intendo benissimo con loro! Io non guardo se hanno mentito, se hanno tradito, se hanno peccato, o se nacquero perverse, perché io sento che hanno pianto, hanno sofferto per sentire o per tradire o per amare.Io mi metto con loro e per loro e le frugo. Frugo non per mania di sofferenza, ma perché il mio compianto femminile è più grande e più dettagliato, è più dolce e più completo che non il compianto che mi accordano gli uomini.”
Eleonora Duse, dalle Lettere, 1885
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“La memoria delle donne somiglia a certi loro antichi tavolini da lavoro per cucire. Ci sono dei cassetti segreti: ce ne sono di chiusi da molto tempo che non si possono più aprire; ci sono dentro fiori secchi che sono ormai solo polvere di rose; e ci si ritrovano anche matasse imbrogliate, a volte qualche spillo.”
Marguerite Yourcenar
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“C’è chi ti legge come un libro aperto,
chi ti chiude come un libro letto,
chi ti scrive come un libro bianco,
chi ha perso il segnalibro,
chi voleva leggerti ma le emozioni non erano in saldo,
chi ti ha sfogliato e riposto sullo scaffale,
chi ti ha portato a casa e messo in libreria.
Forse un giorno qualcuno ti legge sul serio, dalla copertina all’ultima pagina, e ti porta con sé come il dono più prezioso…”
Francesco Paolo Ettari, da “Trafficante di pensieri”, 2012
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“Qui, dunque, parliamo di genere. Qualcuno dirà: “Oh, ma sono le donne ad avere il vero potere: il “bottom power” (cioè il “potere del fondoschiena”, un modo di dire nigeriano per indicare l’uso che certe donne fanno della propria sessualità per ottenere qualcosa da un uomo).
Ma il “bottom power” non è potere, perché la donna con quel potere non è affatto potente: ha solo una via di accesso al potere di un altro.“
Chimamanda Ngozi Adichie (scrittrice nigeriana), da “Dovremmo essere tutti femministi”, 2014
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Foto di Laura Makabresku
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“Raccontare la storia di una donna. Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo paese, della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che le precedettero affinché lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori. Una donna è la storia di un’utopia.”
Marcella Serrano, “Chi è una donna”
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“Non sentirti diversa. Tu non sei diversa. Sei unica. Nel bene e nel male. Coccola il tuo bene, sopporta il tuo male.
E ringrazia sempre di essere come sei. Persino quando esserlo significherà soffrire con un’intensità superiore a quella di qualcun altro.”
Massimo Gramellini
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“Tutta la vita sono stata la refrattaria, la ribelle, oh ma inerme! La società non mi perdona proprio questo, non mi perdona che io vada sola ed indifesa, io donna, e che così condanni implicitamente, anche in silenzio, il suo modo d’essere, le sue corazze, i suoi pugnali, i suoi veleni. Non mi perdona, e sì vendica, è logico. Cioè, crede di vendicarsi, forte del suo oro, dei suoi statuti, della sua infinita viltà”.
Sibilla Aleramo, da una lettera dell’11 luglio 1927
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Shirin Neshat (Fotografa iraniana)
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“Ogni volta che una donna si difende da sola, senza saperlo, senza pretenderlo, si batte per tutte le donne.”
Maya Angelou
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“Il fatto è che mentre tutti diffidano delle donne, io me la intendo benissimo con loro!
Io non guardo se hanno mentito, se hanno tradito, se hanno peccato, o se nacquero perverse, perché io sento che hanno pianto, hanno sofferto per sentire o per tradire o per amare.
Io mi metto con loro e per loro e le frugo.
Frugo non per mania di sofferenza, ma perché il mio compianto femminile è più grande e più dettagliato, è più dolce e più completo che non il compianto che mi accordano gli uomini.”
Eleonora Duse, da “Lettera a Francesco D’Arcais”, 1885
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Drusilla Foer
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“Non combatto più con me stessa, accetto quello che sono. Non sono una combattente, ma una accogliente”.
Drusilla Foer, da “Tu non conosci la vergogna”, 2021
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“Ho vari aspetti. Uno è quasi bello, l’altro è quasi brutto. Sono cosa? Un quasi tutto. E se dovessi trovarmi anche strana, rispettami. Io stessa sono stata obbligata a rispettarmi. Ascolta, io ti lascio essere, dunque lasciami essere.”
Clarice Lispector, da “Un soffio di vita”, 2021 (postumo)
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“Ciò che Dio non può più fare, una donna, a volte, lo può fare.”
Daniel Pennac
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«In origine la donna era veramente il sole. Una persona autentica. Adesso la donna è luna. Luna dal volto deperito, di malato, brilla di luce altrui, da altri dipende la sua vita»
Hiratsuka Raichō
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Dipinto di Ikenaga Yasunari
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“Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne.”
Maya Angelou
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“Un’altra volta
donna voglio nascere
nella prossima vita,
e innamorarmi dei fiori
e farmi incantare dalla luna”
Yamakawa Tomiko
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“State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale.
Un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata”.
Talmud
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“Che una donna dorma dall’altro lato dell’oceano e uno riesca ad ascoltarne il respiro, così deve essere nata la prima poesia.”
Fabrizio Caramagna
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“Le vere donne si amano così come sono e non hanno bisogno di cercare consensi. Non giustificano mai il loro essere e concedono spiegazioni solo dove è giusto concederle. Hanno nel loro essere la spensieratezza di una maturità ormai raggiunta e negli occhi la gioia di sapere chi sono, senza il bisogno di sentirselo dire. Amano i loro difetti e li portano con onore assieme ai segni del tempo e dell’esperienza. Non si vergognano delle loro fragilità, sanno che sono il significato di una sensibilità che non è rimasta schiacciata sotto il peso delle delusioni ricevute.”
Fabio Argentieri
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“Tutto il mio essere è un canto.”
Forugh Farrokhzad, poetessa iraniana
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Artemisia Gentileschi, “Autoritratto come allegoria della Pittura”, 1638-39
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“Questa è donna che in ogni gesto vorrebbe ispirarsi a un modello del suo sesso e del suo tempo, docente, nobile; e non lo trova. Una immagine con cui combaciare, sotto il cui nome militare: tanto occorre ad Artemisia sui trentatré anni, un’età in cui il costume e i gusti del mondo cominciano a persuaderla, a incantarla. Ma non è principessa, non è pedina, non è forese né mercantessa, non è eroina né santa. E neppure cortigiana”
Anna Banti, da “Artemisia”, 1947
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“C’è in giro una voce che dice che gli uomini sono più forti delle donne…Oh, per favore! Può l’uomo portare un bambino di 3 Kg nella pancia per nove mesi e sopravvivere a ore di travaglio?
Può cucinare, pulire e parlare al telefono nello stesso momento? Può sanguinare per una settimana e non morire?
Può camminare con tacchi di 10 cm?
Riesce a piangere tutta la notte e svegliarsi il giorno dopo come se fosse tutto ok? Ricordate uomini, le donne sono solo impotenti finché lo smalto sulle unghie non si è asciugato!”
Woody Allen
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“Ci sono donne
che sono uccelli senza ali in un cielo pieno
di ricordi…”
Elvira Sastre, da “La solitudine di un colore corpo abituato alla ferita”
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“Towanda poteva fare tutto ciò che voleva. Tornava indietro nel tempo e pestava l’apostolo Paolo per avere scritto che le donne devono tenere il becco chiuso. Andava a Roma, spodestava il Papa e lo sostituiva con una suora.”
Fannie Flagg, da “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”, 1992
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“Alle Cassandre, alle donne che hanno avuto il coraggio di parlare e che ancora continuano a farlo, anche se troppo spesso ancora ignorate.
Cassandra è la voce delle donne che si oppongono alla guerra, agli stupri, ai regimi, alla violenza di genere, ai femminicidi, alle quote rosa un tanto al chilo, al bavaglio e allo sputo sulla bocca.
Cassandra sono le donne del Rojava, le donne afghane, iraniane, le poetesse ucraine, le Madri di Plaza de Mayo, e tutte coloro che con la parola e la cultura si oppongono alla cecità e ai soprusi del potere.
Cassandra era l’archetipo di una donna già libera.
Lei vedeva, e parlava.”
Dall’articolo “Altre Cassandre: Valeria Raimondi, tra furore e poesia” di Marinella Polidori
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Foto di Adso Piñerúa
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“Ce ne sono tante, – donne giudicate sbagliate, imperfette, eccentriche, volubili, perché non sono rimaste dal lato del mondo in cui erano state messe. Dichiarate pazze dal padre, da un fratello, dal marito, per liberarsi da una moglie che non voleva più.”
Viola Ardone, da “Grande Meraviglia”, 2023
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Nella progressione dei tempi le donne staccavano le stelle per darle ai loro bambini. Essi le bucavano con un fuso e facevano girare queste trottole di fuoco per mostrarsi tra loro come funzionava il mondo.
Ma non era che un gioco.”
Marcel Griaule, da “Dio d’acqua”
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“Ricordati sempre: quando un uomo esce da una stanza, si lascia alle spalle tutto quel che c’è dentro. Una donna, invece, si porta appresso tutto quel che c’è avvenuto.”
Alice Munro, da “Troppa felicità”, 2009
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“Sono il tipo di donna che se vuole la luna, se la abbassa da sola”.