Primo Levi, “Agli amici”
Briton Rivière, “Il suo unico amico”, 1871
Robert Creeley
Fernando Pessoa
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Gabriel Portoles Ascaso, “Tre amiche”, 1930
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Amicizia
Vincenzo Cardarelli, “Amicizia”
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Konstantin Makovskij, “Amici,” 1895
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Esserci
Gianluigi Gherzi
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Ma se io dovessi rinascere
“Ma se io dovessi rinascere
e ricominciare da capo,
io amerei all’infinito sempre
e comunque.
Se un giorno tornerò alla vita,
la mia casa non avrà chiavi,
sempre aperta,
come il mare, il sole, l’aria.
Che entrino la notte e il giorno,
la pioggia azzurra, la sera,
il pane rosso dell’aurora, la luna:
mia dolce amante.
Che l’amicizia non trattenga
il passo sulla soglia,
né le rondini in volo,
né l’amore le labbra.
Nessuno.
La mia casa,
il mio cuore, mai chiusi.
Che passino gli uccelli,
gli amici, l’amore e l’aria.”
Marcos Ana, “Ma se io dovessi rinascere”
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Pablo Picasso, Amicizia”, 1908
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Non nascondere il segreto del tuo cuore
“Non nascondere
il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi così gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascolterà,
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore.”
Rabrindranath Tagore, “Non nascondere il segreto del tuo cuore”
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John Melhuish Strudwick, “Nei giorni d’oro”, 1907
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Amicizia
“I secondi, i minuti,
le ore passano.
Le settimane, i mesi,
gli anni passano.
Ma quello che
non passerà mai
è il pensiero,
il rispetto, l’affetto.
Essi varcano,
abbattono, superano
ogni confine del tempo
e tengono alimentata
una luce calda,
profonda, avvolgente.
Io la chiamo Amicizia.
Non esiste nessun dove,
come, quando.
Essa agisce come il vento,
non lo puoi vedere,
toccare, assaporare.
Ma lo puoi sentire,
capire, percepire.
La cosa più fenomenale
che esista, quando assapori
questi sentimenti,
senti che niente
ti può toccare,
che ci sarete sempre
l’uno per l’altro,
ci saranno momenti
in cui non si andrà d’accordo
ma non conteranno
perché anche le diversità
la renderanno più forte
e dai cuori
non se me andrà mai.”
Gaia Dimova, “Amicizia”
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Federico Zandomeneghi, “Il the”, Non datato (1865-1917)
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Come fossero alberi di mele
“Scusa se non sono stata attenta,
stavo sognando un prodigio.
Non ci riesco più amico mio
a pensare a me stessa come
quella donna che vive
per assolvere i suoi doveri.
Meglio smettere di pensare
di essere insostituibile,
accettare di vivere senza paura
qualunque cosa ti capiti.
Essere inutili
a volte è un privilegio.
Non c’è niente di più urtante
che parlare con quelle persone
che hanno sempre un problema
più grande del tuo.
Se gli racconti che sei stato all’inferno
che stavi per morire bruciato dalle fiamme,
ti rispondono che non è niente
in confronto ai loro tormenti.
Scusa se non ti ascolto mentre parli
ma io voglio diventare contadina,
coltivare prodigi come se fossero
alberi di mele,
innaffiarli con la luce del mattino,
sedersi vicino alle radici
ad aspettare la fioritura
bianca e profumata,
cogliere i frutti ad uno ad uno,
darli ai bambini che non ho avuto
e che pure erano miei.
Scusa amico mio
ma sto facendo un lavoro
piuttosto impegnativo
e ho appena cominciato.
Sto sognando prodigi
forti e resistenti come mattoni
e con quelli costruirò casa mia.
Mura che non si abbattono.”
Anna Spissu, “Come fossero alberi di mele”, da “La vita trasparente”
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Johann Friedrich Overbeck (1789–1869), “Sulamith e Maria”, 1812
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Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita
“Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista.
Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista.
Basta che tu mi voglia come amico.
Poi ho capito che siamo veramente amici.
Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico:
ho pregato e ho ringraziato Dio per te.
Grazie per essermi amico.”
Jorge Luis Borges, da “Poema sull’amicizia”
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Ti voglio bene non solo per quello che sei
“Ti voglio bene non solo per quello che sei,
ma per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso,
ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto
qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L’hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L’hai fatto essendo te stesso.”
Anonimo
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Pablo Picasso, “Due donne che corrono sulla spiaggia”, 1922
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L’Amicizia
“E un adolescente disse: Parlaci dell’Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E’ la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e
viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.”
Kahlil Gibran, da “Il profeta”, 1923
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Amicizia
Fra amici
“Bello è tacere insieme,
ancor più bello ridere assieme –
sotto il panno di seta del cielo,
giù nel muschio, chino su un libro,
rider forte e cordiale fra amici
e scoprire il biancore dei denti.
Se io sono riuscito taciamo,
se ho fallito – ridiamoci sopra
e facciamo ancora di peggio,
sempre peggio, ridere e fare,
finché nella fossa scendiamo.
Sì, amici! Così deve andare? –
Amen dunque! E arrivederci!”
Friedrich Nietzsche, “Fra amici”
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Un amico
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In evidenza: Foto di Sonia Simbolo