“Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.”
Gaio Valerio Catullo, da “Carme V”
(Dammi mille baci, poi cento,
poi ancora mille, poi di nuovo cento,
poi senza smettere altri mille, poi cento;
poi, quando ce ne saremo dati molte migliaia,
li confonderemo anzi no, per non sapere (il loro numero)
e perché nessun malvagio ci possa guardare male,
sapendo che ci siamo dati tanti baci.)
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“Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.”
William Shakespeare
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“I baci sono ciò che resta della lingua del Paradiso.”
Joseph Conrad
Filippo Timi
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“È che mi baci in un modo che le parole non servono più. E poi mi lasci lì appeso a un filo di silenzio, pieno di stupore.
Fabrizio Caramagna
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“E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo.”
Pablo Neruda
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IV
“Hai caricato troppa polvere da sparo
in quegli occhi, amore.
Taci adesso,
se respiri l’anima dalla mia bocca
esplodi.”
Mirela Stillitano, da “L’ amore immaginato, cantato alla luna”
In evidenza: Foto di Robert Doisneau, “Baiser de l’Hotel de Ville”