“Stamattina mentre facevo colazione mi è capitato di vedere un servizio su Cesare Pavese. Ogni paese ha i suoi sottovalutati; se penso all’Italia mi vengono in mente Giorgio Manganelli e Luciano Bianciardi; “La Vita Agra” dovrebbe essere lettura obbligatoria.
Però uno di quelli che sono veramente sottovalutati, nonostante vengano studiati, è Cesare Pavese.
“Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con altri.”
(“Il mestiere di vivere”)
“Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.”
(“Il mestiere di vivere”)
“C’è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.”
(“Il mestiere di vivere”)
“Non sai che quello che ti tocca una volta si ripete? Che come si è reagito una volta, si reagisce sempre? Non è mica per caso che ti metti nei guai. Poi ci ricaschi. Si chiama il destino.”
(“Il diavolo sulle colline”)
Giusto queste poche da una produzione molto grossa, oltre ad essere stato un ottimo traduttore.”