Riflessioni

Nostalgia

13.12.2021
“13 dicembre
Che sapore hanno i giorni? E che forma hanno le case? I vestiti da clown di carnevale e i cappelli finti da babbo natale ci sono ancora?
“Emersione”, ha ordinato il comandante dopo aver fatto abbassare il periscopio. Il liquor é vischioso, non è acqua, non è sangue. Ha il peso delle lacrime che scendono dagli occhi quando alcuni fantasmi riprendono carne.
E il passato ridiventa presente, istante, turbine, vortice che investe con forza. Il tempo si annulla.
Il tempo è il luogo. Tutto è un punto espanso che ti travolge come se ti cullasse.
Hai ancora quella faccia sorniona dei tuoi 5 anni che si apre in un sorriso che voleva la vita. E oggi sai che la malattia già ti stava mangiando. Pompava aria e liquor. E feriva.
Hai sanguinato come un fuorilegge colpito a tradimento mentre scappava a mani vuote mentre cercava di ritrovare se stesso.
Però nessuno lo aveva rubato. Eri tu che lo avevi nascosto.
Oggi, cieco nella terra degli oggetti smarriti, riesci a sentire il sapore di quella cosa che gli altri chiamano nostalgia. E che maledicono. Stupidi! È bello avere un presente a cui tornare quando si è vissuti!
E adesso? E adesso è adesso. Banale come i bambini che chiedono “perché” e squadernano i fragili alambicchi delle giustificazioni che da troppo tempo hanno soffiato le candeline della maggiore età.
Adesso fa paura. Una normale e rassicurante paura.”

Simone Corami

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Nell’immagine: Johnny Pixel, “nostalgia”, acrilico su tela

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