Riflessioni

L’amicizia è un’altra specie di amore

13.01.2022

Un uomo arrivò alla porta di un amico E bussò. “Chi c’è?” “Sono io” L’amico rispose “Vai via, non c’è posto per mangiare a questo povero tavolo”. Quell’uomo se ne andò vagabondo per un anno. Nulla come una bruciante separazione Può vincere l’ipocrisia e l’egoismo. L’uomo ritornò provato e sfinito, camminò incerto davanti alla casa dell’amico e timidamente bussò. “Chi è?” “Io sono te…” “Per favore, vieni dentro. Non c’è posto per due persone in questa casa, ma tu sei parte di me.”

Jalāl al-Dīn Muḥammad Rūmī 

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Cosa assai bella è anche la vista del prossimo, quando al primo incontro ci si scopra dello stesso sentimento, o almeno si faccia di tutto per esserlo.
(Epicuro, in “Sentenze Vaticane”)

Non ricordo più chi disse che l’amicizia è un’altra specie di amore. Ma è così. E lo precede. Nell’inconsapevole modo che si ha, quando si è bambini, di scambiarsi un pegno che sarà per la vita, ma che prima o poi nel labirinto della vita si smarrisce.
Poi un giorno lo trovi, il primo amico e, come accade per l’amore, ti chiedi: “Sarà proprio lui?” Succede nel modo più inatteso: l’incontro, il banco di scuola, il vicino di casa, il collega… Magari è proprio la persona che ti era più antipatica.
E poi ti accorgi che è diventata la tua roccia, quella che, nella vertigine, ti tiene fermo il mondo.
Così l’amico diventa fratello o sorella e si ha la fortuna di scegliere ciò che di solito capita in sorte.
Sarà quello o quella che ti dipanerà la matassa di un problema in un filo sottile e dritto che ti segnerà la strada da percorrere.
Che ti trasformerà il silenzio in parole non dette.

Con animo ispirato e senso della magnificenza avete provveduto voi del nostro vitto e avete dato del vostro affetto verso di me prove che toccano il cielo.”
(Epicuro, in “Raccolta di Usener”)

La medesima persuasione che ci rassicura che nessun male è eterno o durevole, ci fa anche persuasi che in questo breve periodo della vita esiste la sicurezza dell’amicizia.”
(Epicuro, “Massime capitali”)

No, non sempre è così. A volte si prendono strade diverse, che siano quelle del mondo o della vita. Spazi diversi, tempi diversi. Il discorso di una vita fa si interrompe più o meno bruscamente, per poi riprendere a singhiozzo, ogni tanto…troppo “ogni” e poco “tanto” per riuscire a recuperare il filo interrotto. Perché quelle soste sporadiche nelle stazioni dell’anima sono troppo anguste per contenere il tempo non vissuto insieme e che intanto è andato avanti imperterrito, seguendo il suo binario. Come si fa a riassumere una vita in un messaggio o in un incontro? Ritorna soltanto l’imbarazzata e stolida litania del “Come stai? Che cosa hai fatto di bello? Come stanno i tuoi? E il lavoro? E i figli?” E, alla fine, il fatidico: “Quando ci rivediamo?” Con l’immancabile sequela di appuntamenti e di promesse che, come i biglietti di un viaggiatore clandestino, non verranno mai obliterati.

Non chi cerca in tutto l’utile è amico, né chi a nessuna cosa lo congiunge: l’uno fa mercato del beneficio per averne il contraccambio, l’altro recide la buona speranza che s’ha da avere per l’avvenire“. (Epicuro, in “Sentenze Vaticane”)

Sì, c’è sempre un pizzico di interesse nell’amicizia. Inconfessabile e inconfessato, ma c’è. Paura di restare soli, desiderio di un compagno di bravate (in qualunque cosa consistano), bisogno di qualcuno con cui confrontarsi per essere sicuri di avere ragione, una sorta  di fedele “follower“, che ti applaude quando gli altri ti  fischiano. Ma anche – perché no? – per sentirsi attori e avere una “spalla” che racconta le tue avventure e ti fa sembrare migliore di quanto tu non sia. “Frodo non avrebbe fatto granché senza Sam“…
Nel bene e nel male, l’amico è la memoria del tuo passato.

Non è tanto dell’aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che al bisogno ce ne potremo servire(Epicuro, in “Sentenze Vaticane”)

È terribile quando non “servono” più. Quando la complicità diventa estraneità, quando la fedeltà si trasforma in tradimento, quando alla compagnia di una vita si sostituisce una specie di spaesamento di frontiera.
Non riesco più a capirlo. È cambiato, non sembra più nemmeno la stessa persona“.
Il più delle volte siamo proprio noi ad essere cambiati, ma incolpare qualcuno delle nostre responsabilità è più semplice e meno doloroso. O forse il cambiamento ha attraversato entrambi. Dopotutto la “crescita” è un’avventura che si snoda lungo tutta una vita e non avviene nello stesso modo per ognuno di noi.

Non è da lodare né chi s’abbandona con facilità all’amicizia né chi troppo vi esita: per amore dell’amicizia bisogna pure che uno metta a rischio il proprio amore(Epicuro, in “Sentenze Vaticane”)

Talvolta è proprio l’amore il “requiem” di un’amicizia. Ci si innamora della stessa persona, perché l’affinità può arrivare a fare anche questi scherzi…
A volte, invece, è il nostro partner a diventare geloso dei nostri amici e allora scatta l’ultimatum “La vostra intesa è troppo forte. O loro, o io!
Oppure la nostra relazione ci assorbe così profondamente che non troviamo più tempo per l’amico di sempre.
Sì, l’amicizia è un’altra specie di amore e forse per questo i due “demoni” talvolta entrano in conflitto, fino a diventare incompatibili.

L’amicizia percorre danzando la terra, recando a noi tutti l’appello di destarci e dire l’uno all’altro: sii felice!
(Epicuro, in “Sentenze Vaticane”)

E in qualunque modo scegliamo di provare ad essere felici, improvvisamente per l’amico non c’è più posto.

“Di quanto la saggezza prepara alla beatitudine di tutta la vita, la cosa senza confronto più grande è l’amicizia.”
(Epicuro, in “Massime Capitali”)

Era.
Ma adesso l’abbiamo dimenticato.
Altre strade, altri orizzonti.
Altri mari da navigare.
L’amico di sempre è diventato una zavorra di cui sentiamo il bisogno di liberarci.

Prima di stare a guardare che cosa tu abbia da mangiare e da bere, cerca intorno con chi tu possa mangiare e bere. Vita senza amico è divorare di leone o di lupo.
(Epicuro, in “Raccolta di Usener”)

Maddalena Vaiani

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Nell’immagine: Pablo Picasso, “I due saltimbanchi”, 1901

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