“C’era una volta un vecchio che non ci vedeva più, non ci sentiva le ginocchia gli tremavano.
E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia, e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca e la moglie del suo figliolo se n’era schifata; ed anche il suo figliolo.
Sicché alla fine non lo vollero più a tavola con loro. Il povero vecchio doveva star seduto al canto del camino, e mangiava un poco di zuppa in una scodella di terracotta. Un giorno, siccome le sue mani tremavano, tremavano, ecco la scodella gli cadde per terra e si ruppe in due o tre pezzi. Allora sì che la nuora gliene disse! E il povero vecchio non rispose nulla, e chinò il capo e sospirò. Gli comprarono una ciotola di legno, e gli dissero: “Codesta non la romperete”. Quella sera il suo figliolo e la nuora videro il loro bambino che giocava e raccattava i cocci della scodella. “Che fai? Gli disse suo padre” “Riappiccico la scodella per dar da mangiare a babbo e mamma, quando sarò grande”. E il babbo e la mamma si guardarono negli occhi, poi si misero a piangere, e ripresero il nonno a tavola con loro, e d’allora in poi lo trattarono bene.”
Giovanni Pascoli, “La ciotola del nonno”
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Nell’immagine: Vincent Van Gogh, “Worn Out”