Pensieri

L’allegoria della zattera

29.01.2022
“Su una zattera si ritrovano i sei superstiti di un naufragio: due uomini, due donne, un lupo una lupa (molto simpatici). Tutti sono esausti e affamati fino all’ultimo grado. Come nella canzone “Il était un petit navire…”, * il cibo è finito. È necessario decidere di sacrificare uno dei passeggeri. Per la nostra allegoria, assumiamo che questi lupi siano gli ultimi sopravvissuti della specie. Se ne uccidiamo uno, sarà la fine dei lupi sulla Terra
A chi non esiterebbe a sacrificare un lupo, si potrebbe chiedere cosa motiva la sua scelta. La risposta sarebbe probabilmente: “Gli esseri umani sono superiori agli animali. “
Ci chiederemmo allora: quali sono i criteri in base ai quali poni l’umano al di sopra del lupo? La risposta implicherebbe senza dubbio le parole “linguaggio, intelligenza, razionalità, coscienza”. Tutte queste parole che tradizionalmente sono servite a giustificare la presunzione della superiorità umana. Questo suona sommamente ragionevole e cade sotto il peso dell’ovvio.
Certamente. Tuttavia, un momento di riflessione ci porta a notare che questi criteri sono stati definiti dai membri della comunità umana che, per questo, pone essa stessa al vertice. Come potrebbe essere diversamente dal momento che le altre specie viventi non parlano né scrivono? Ma riconosciamo che questa posizione di essere, insieme, giudice e parte, sarebbe inaccettabile in un tribunale, e che le relative affermazioni non sarebbero ammissibili.
Di colpo, qualsiasi mente che intenda rimanere oggettiva può solo sentirsi a disagio. La domanda “in che modo i lupi potrebbero non essere nostri inferiori?” ci lascia davanti a un vuoto mentale che forse rivela solo il limite della nostra mente, e al tempo stesso la sua presunzione di essere la misura di tutti i valori.
Personalmente sono d’accordo che, di fronte a una scelta del genere, salverei un umano piuttosto che un lupo. Ma solo, lo ammetto, per spirito di fratellanza. Una sorta di solidarietà familiare che fa parte di un registro essenzialmente affettivo.
Ora torniamo alla nostra zattera e continuiamo la favola assumendo che questi lupi siano, in effetti, i rappresentanti di tutte le specie viventi sulla Terra. E che, in seguito alla loro scomparsa, gli esseri umani sarebbero stati gli unici abitanti del pianeta. Qui troviamo il problema della crisi della biodiversità che stiamo attraversando in questo momento. Ora sappiamo: tutti gli esseri viventi sono incorporati nel gigantesco ecosistema planetario, la cui distruzione porterebbe inevitabilmente alla nostra stessa eliminazione. La nostra esistenza e sopravvivenza dipendono fortemente da come trattiamo i nostri compagni di viaggio.
Salvare gli uomini, salvare gli animali: stessa battaglia.”
Hubert Reeves (astrofisico, ambientalista e divulgatore scientifico canadese, naturalizzato francese), da “Cronache del cielo e della vita”, “Prima allegoria della zattera”, 2018

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