“Quando l’arte spezza le cornici in cui è abitualmente costretta per invadere la strada e lo spazio urbano, allora si parla di Street Art. Opere insolite, costruite con tecniche diverse e unite dalla volontà di giungere a un pubblico che non è soltanto quello delle gallerie o dei musei, ma anche il passante occasionale.
La Street Art è dotata non solo di un valore artistico ma anche sociale.
Gli Street Artists sono persone che, attraverso la creatività, le capacità tecniche e l’intelligenza, riescono a prendere le distanze dalla società in termini etici ed educativi, imprimendo e imponendo il proprio pensiero alla visibilità pubblica.
Tutto questo accade in nome della libertà espressiva e della fruibilità gratuita e più ampia, completamente senza scopo di lucro.
Storicamente la Street Art, intesa come movimento post-graffito, si diffonde alla fine degli anni novanta nell’ormai maturo scenario del Writing, portando forti contenuti emotivi alle rappresentazioni realizzate su strada.
Al Writing la Street Art deve molto, a cominciare dal concetto di comunicazione che ne rappresenta il movente primario, e senza il quale non avrebbe avuto luogo questa forma espressiva.
Se il Writing, ha reso i vagoni delle metropolitane e dei treni con annesse le stazioni e i depositi ferroviari delle città di tutto il mondo, il luogo ideale per produrre liberamente arte, la Street Art a questi spazi preferisce i muri cittadini e non è determinata a vivere necessariamente nell’illegalità.
Essa agisce liberamente e a volte illegalmente negli spazi pubblici ma al contempo vive nelle gallerie, nei musei e sui muri assegnati legalmente.
Inoltre, non fonda la sua arte solo sulla cripticità tipica della lettera.
A livello stilistico, infatti, la Street Art differisce dal Writing poiché quest’ultimo ha una produzione totalmente vincolata all’evoluzione e allo studio della lettera e all’uso dello spray per produrre la sua opera.
Gli Street Artists indagano, invece, su diversi soggetti, che spaziano dallo stencil al disegno a mano libera, con un forte ritorno al figurativismo.
Le opere, che evocano i costumi e gli stati d’animo della società, sono realizzate con strumenti contemporanei, come spray, marker, pennello e ogni mezzo utile per esprimersi in modo adeguato in ogni situazione, con metodi di diffusione che prevedono oltre alla realizzazione diretta sul muro o su qualunque altro supporto, anche il poster o lo stiker.
Caratteristica degli Street Artists è la diffusione di un’ immagine con soggetti, paesaggi e segni stilistici identificativi, che aiutano il fruitore casuale a riconoscere le opere del singolo artista negli spazi che egli stesso ha allestito con il suo operato.
La poetica urbana si definisce così attraverso tutti gli elementi del quotidiano e tramite un’esistenza in divenire, all’interno degli spazi offerti dalle città.
Alternando azioni illegali ad azioni istituzionali, la produzione degli artisti vive spesso situazioni contraddittorie ma grazie al filo conduttore che anima l’intero percorso espressivo di ognuno, riesce ad essere perfettamente armonica.
L’illegalità convive con la tradizione; gli artisti orbitano dal muro alla tela, passando dallo spazio illimitato a quello circoscritto di un supporto, rimanendo fedeli a un’etica che non esclude alcuna forma comunicativa né alcun fruitore.
La Street Art, dunque, è un’arte giovane che vive in un museo a cielo aperto, che si nutre del presente e che, attraverso opere trasbordanti di realtà, si fa interprete del bisogno umano di comprensione e di rappresentazione.”
Marta Gargiulo, da “Street art diary”
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Foto di Sonia Simbolo