Proprio nel momento in cui non ci si può muovere io penso al viaggio.
C’è uno scrittore australiano, purtroppo deceduto, che è stato un grande viaggiatore: sto parlando di Bruce Chatwin. Lui ha girato il mondo e lo ha fatto maggiormente a piedi. Nei suoi libri si ritrova il senso della poesia e soprattutto della ricerca. Lui non viaggiava per trovare se stesso, lui viaggiava perché il viaggio era la vita: “La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi“. Altra sua frase bellissima è “Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma.”
Un’altra cosa che lui faceva mentre viaggiava era scrivere. E’ stato uno dei primi a rendere famosi i taccuini Moleskine quando ancora non si conoscevano. Oltre all’Australia, dove ne Le Vie dei Canti ha raccontato la bellezza della civiltà degli aborigeni, è stato in Asia fino alle cime del Tiber: “In tibetano «sherpa» significa «orientale», e gli sherpa che si stabilirono nel Khumbu circa quattrocentocinquanta anni fa sono un popolo buddhista, amante della pace, che viene dalla parte orientale dell’altopiano. Non riescono a star fermi, e nella terra degli sherpa, ogni pista è contrassegnata da cumuli di sassi e bandiere da preghiere, messi lì a rammentare che la vera casa dell’Uomo non è una casa, ma la Strada, e che la vita stessa è un viaggio da fare a piedi“. Il viaggio è però una dimensione mentale per Chatwin e non solo.
Per me il viaggio è la chiave dell’empatia, una delle cose a cui ho dedicato molto tempo in questo 2020. C’è un proverbio dei Nativi Americani che recita: “Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe.”
Sappiamo che vivere un momento difficile sta portando una crescita dell’odio. Vorrei piuttosto che provassimo a vederci come se fossimo un atlante dell’emozione e prima di giudicare gli altri provassimo a viaggiare nelle sue scarpe. Non è mai facile. Però, come diceva William Butler Yeats, “Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perché siamo entrambi rami di uno stesso albero“. Cerchiamo di sentire di più e giudicare di meno.
Simone Corami