“La ‘nuova nascita’ di cui abbiamo parlato dipende dall’energia sessuale quanto la nascita fisica e la propagazione della specie. (…) Questo è il modo normale e naturale di utilizzare l’energia. Tuttavia, nell’organismo stesso, vi è un’altra possibilità. Ed è la possibilità di creare una vita nuova all’interno dell’organismo (…), ma questa volta senza l’unione dei due principi maschio e femmina. Una nuova ottava si sviluppa allora all’interno dell’organismo, e non al di fuori. Questa è la nascita del ‘corpo astrale’. Dovete comprendere che il ‘corpo astrale’ nasce dalla stessa materia dalla quale nasce il corpo fisico. Solo il processo differisce. Il corpo fisico è, per così dire, compenetrato in ogni sua cellula dalle emanazioni della materia. E quando la saturazione è giunta ad un grado sufficiente, la materia comincia a cristallizzare. Alla cristallizzazione di questa materia corrisponde la formazione del ‘corpo astrale’.
Il passaggio della materia allo stato di emanazione, e la saturazione graduale di tutto l’organismo per mezzo di questa emanazione è ciò che l’alchimia definisce trasformazione o ‘trasmutazione’. È proprio questa trasformazione del corpo fisico in corpo astrale che l’alchimia definisce come la trasformazione dello spesso in sottile o la trasmutazione dei metalli vili in oro.
“La continenza assoluta è necessaria per la trasmutazione e, in generale, l’astinenza sessuale è utile per il lavoro su di sé?”, domandò qualcuno.
“La vostra domanda ne comporta molte altre, disse G. L’astinenza sessuale è in effetti necessaria alla trasmutazione, ma soltanto in certi casi, cioè per un certo tipo di uomo. Per altri tipi non è per niente necessaria. E per altri ancora viene da sé non appena incomincia la trasmutazione. Ve lo spiegherò più chiaramente. Per certi tipi, un’astinenza sessuale lunga e totale è indispensabile affinchè cominci la trasmutazione; senza questa lunga e totale astinenza, non può cominciare. Ma non appena il processo è bene avviato, l’astinenza cessa di essere necessaria. In altri casi, cioè con altri tipi, al contrario, la trasmutazione può benissimo incominciare con una vita sessuale normale; può persino compiersi più presto e svolgersi molto meglio con un grande dispendio esteriore dell’energia sessuale.
Nel terzo caso, la trasmutazione inizialmente non richiede l’astinenza ma in seguito essa assorbe tutta l’energia del sesso e mette fine alla vita sessuale normale o al dispendio esteriore dell’energia sessuale.
“Passiamo all’altra domanda: ‘L’astinenza sessuale è utile per l’uomo oppure no?’.
“È utile se vi è astinenza in tutti i centri. Se vi è astinenza solo in un centro e piena libertà di immaginazione negli altri”, non vi potrebbe essere niente di peggio. Inoltre, l’astinenza può essere utile, se l’uomo sa come utilizzare l’energia che risparmia in qualche maniera. Se non lo sa, non può ricavare alcun vantaggio dall’astinenza”.
“Sotto questo rapporto, quale è in generale la forma di vita più giusta dal punto di vista del lavoro?”.
“È impossibile a dirsi. Lo ripeto, se un uomo non sa, è meglio che non intraprenda nulla. Fino a quando egli non abbia una conoscenza nuova ed esatta, sarà del tutto sufficiente che diriga la sua vita secondo le regole e i principi comuni. In questo campo, colui che comincerà a costruire teorie o a lasciare briglia sciolta alla propria immaginazione, sarà necessariamente condotto alla psicopatia. Ma occorre ancora ricordarsi che, nel lavoro, soltanto le persone completamente normali in rapporto al sesso hanno una possibilità. Ogni genere di ‘originalità’, tutti i gusti strani, i desideri bizzarri, la paura, l’azione continua degli ‘ammortizzatori’ devono essere distrutti fin dal principio. L’educazione e il modo di vivere moderno creano un numero incalcolabile di psicopatici sessuali. Essi non hanno, nel lavoro, la minima possibilità.
“Parlando in generale, si può dire che vi sono soltanto due modi legittimi di dispendio dell’energia sessuale: la normale vita sessuale e la trasmutazione. In questo campo ogni invenzione è molto pericolosa.”
“L’astinenza è stata sperimentata da tempo immemorabile. Talvolta, molto raramente, ha dato dei frutti, ma ciò che nella maggior parte dei casi viene chiamata astinenza non è altro che la sostituzione delle sensazioni normali con altre anormali, perché queste ultime si nascondono più facilmente. Tuttavia non è di questo che voglio parlare. Vorrei farvi comprendere che il male peggiore e il principale fattore della nostra schiavitù non risiedono nel sesso di per se stesso, ma nell’abuso del sesso. Ma non si comprende quasi mai che cosa significhi l’abuso del sesso. La gente abitualmente pensa agli eccessi o alle perversioni sessuali. Queste non sono che forme relativamente inoffensive dell’abuso del sesso. È invece indispensabile conoscere molto bene la macchina umana per comprendere che cosa è l’abuso del sesso, nel vero senso dell’espressione. Con essa si intende il cattivo lavoro dei centri nei loro rapporti con il centro sessuale, ovvero l’azione del sesso allorché si eserciti attraverso gli altri centri, e l’azione degli altri centri allorché si esercita attraverso il centro sessuale; oppure, per essere ancora più precisi, il funzionamento del centro sessuale per mezzo dell’energia presa a prestito dagli altri centri e il funzionamento degli altri centri per mezzo dell’energia presa a prestito dal centro sessuale”.
“Il sesso può essere considerato come un centro indipendente?”, domandò uno dei presenti.
“Sì, rispose G., ma al tempo stesso, se consideriamo il piano inferiore come un sol tutto, allora il sesso può essere visto come la parte neutralizzante del centro motore”. (…)
Le anomalie nel lavoro del centro sessuale esigono uno studio speciale.
In primo luogo, occorre notare che, normalmente, nel centro sessuale, proprio come nel centro emozionale superiore e nel centro intellettuale superiore, non vi è la parte negativa. In tutti gli altri centri, ad eccezione dei centri superiori, vale a dire nel centro intellettuale, emozionale, motore e istintivo, vi sono, per così dire, due metà: l’una positiva e l’altra negativa. Affermazione e negazione, sì e no, nel centro intellettuale; sensazioni piacevoli e sensazioni sgradevoli nei centri istintivo e motore. Ma una tale divisione non esiste nel centro sessuale. Non esiste una parte positiva ed una negativa. Non vi sono sensazioni sgradevoli, né sentimenti sgradevoli: o vi è una sensazione piacevole, un sentimento piacevole, oppure non vi è niente, un’assenza di ogni sensazione, la più completa indifferenza. Ma come conseguenza del cattivo lavoro dei centri, succede sovente che il centro sessuale entri in contatto con la parte negativa del centro emozionale o del centro istintivo. Da quel momento, certi stimoli particolari, o persino uno stimolo qualsiasi del centro sessuale, possono evocare dei sentimenti sgradevoli, delle sensazioni sgradevoli. Coloro che provano queste sensazioni o questi sentimenti, suscitati da idee o immaginazioni legate al sesso, sono portati a considerarli come delle prove di virtù o come qualcosa di originale; in realtà non sono altro che dei malati. Tutto ciò che è in rapporto con il sesso dovrebbe essere o piacevole, o indifferente. I sentimenti e sensazioni sgradevoli provengono tutti dal centro emozionale o dal centro istintivo.
Questo è l’abuso del sesso. (…)
La sola cosa che, nelle circostanze ordinarie, vale a dire quando l’uomo non ha né coscienza né volontà, abbia presa sul centro sessuale è ciò che abbiamo chiamato gli ammortizzatori. Essi possono ridurlo letteralmente a nulla, possono cioè impedire le sue manifestazioni normali. Ma non possono distruggere la sua energia. L’energia rimane e passa agli altri centri, attraverso i quali si manifesta; in altre parole, gli altri centri rubano al centro sessuale l’energia che egli stesso non usa. L’energia del centro sessuale nel lavoro dei centri intellettuale, emozionale e motore, si riconosce per un ‘gusto’ particolare, per un certo ardore, una veemenza non richiesta. Il centro intellettuale scrive dei libri, ma quando impiega l’energia del centro sessuale, non si occupa soltanto di filosofia, di scienza o di politica, è sempre impegnato va combattere qualche cosa, a disputare, a criticare, a creare delle nuove teorie soggettive. Il centro emozionale predica il cristianesimo, l’astinenza, l’ascetismo, la paura e l’orrore del peccato, l’inferno, il tormento dei dannati, il fuoco eterno, e tutto questo con l’energia del sesso… Oppure fomenta rivoluzioni, depreda, brucia, uccide, con la stessa energia sottratta al sesso. E, sempre con questa energia, il centro motore si appassiona allo sport, batte dei records, salta degli ostacoli, scala delle montagne, lotta, combatte ecc… In tutti i casi in cui i centri intellettuale, emozionale e motore utilizzano l’energia del sesso, si ritrova questa veemenza caratteristica, nel mentre appare l’inutilità del lavoro intrapreso. Né il centro intellettuale, né il centro emozionale, né il centro motore potranno mai creare qualcosa di utile con l’energia del centro sessuale. Ecco un esempio dell’abuso del sesso.
Questo è però solo un aspetto. Un secondo aspetto è rappresentato dal fatto che quando l’energia del sesso è rubata dagli altri centri e sprecata per un lavoro inutile, non ne rimane niente per il centro sessuale, al quale allora non resta che rubare l’energia degli altri centri, di qualità molto inferiore alla sua e molto più grossolana. Cionondimeno il centro sessuale ha una grande importanza per l’attività generale, e particolarmente per la crescita interiore dell’organismo, poiché (…) può beneficiare di un finissimo nutrimento d’impressioni, che nessuno degli altri centri ordinari può ricevere. (…) Ma quando il centro sessuale lavora con un energia che non è la sua, (…) le sue impressioni divengono ben più grossolane, ed esso non ha più nell’organismo la parte che potrebbe avere. Allo stesso tempo la sua unione con il centro intellettuale e l’impiego della sua energia da parte del centro intellettuale provocano un eccesso di immaginazione di ordine sessuale e in aggiunta una tendenza a soddisfarsi di questa immaginazione. La sua unione con il centro emozionale, crea il sentimentalismo o al contrario la gelosia, la crudeltà. Ecco altri aspetti dell’abuso del sesso”.
“Che cosa si deve fare per lottare contro l’abuso del sesso?”, domandò qualcuno.
G. si mise a ridere.
“Aspettavo questa domanda, disse. Ma dovreste aver compreso che è altrettanto impossibile spiegare ad un uomo, che non ha ancora incominciato a lavorare su se stesso e non conosce ancora la struttura della macchina umana, il significato dell’abuso del sesso, quanto spiegargli il modo di evitarlo. Il lavoro su di sé, correttamente condotto, comincia dalla creazione di un centro di gravità permanente. Quando un centro di gravità permanente è stato creato, tutto il resto, subordinandosi ad esso, si organizza a poco a poco.
La domanda si riassume dunque così: a partire da che cosa e come un centro di gravità può essere creato?
Ed ecco la risposta che possiamo dare: solo la giusta attitudine di un uomo nei riguardi del lavoro, nei riguardi della scuola, il suo giusto apprezzamento del valore del lavoro e la sua comprensione della meccanicità e della assurdità di tutto il resto, possono creare in lui un centro di gravità permanente.
Il ruolo del centro sessuale, nella creazione di un equilibrio generale e di un centro di gravità permanente, può essere molto grande. Per l’energia che gli è propria, se impiega tale energia, il centro sessuale si situa al livello del centro emozionale superiore. E tutti gli altri centri gli sono subordinati. Sarebbe una gran cosa se esso lavorasse con la sua propria energia. Questo da solo potrebbe indicare un grado d’essere relativamente elevato. E, in questo caso, ossia se il centro sessuale lavorasse con la sua propria energia e al proprio posto, tutti gli altri centri potrebbero lavorare correttamente, al loro posto e con la loro propria energia”.
Pëtr Dem’janovič Ouspensky, da “Frammenti di un insegnamento sconosciuto – la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I. Gurdjieff”, 1976
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Nell’immagine: Gaetano Previati, “Il giorno sveglia la notte”, 1905 circa