4. Sventurato colui che piange, perché ha ormai l’abitudine miserabile del pianto.
5. Beati quelli che sanno che il patimento non è un serto di gloria.
6. Non basta essere l’ultimo per essere un giorno il primo.
7. Felice colui che non insiste nell’avere ragione, perché nessuno ha ragione o tutti l’hanno.
8. Felice colui che perdona agli altri e colui che perdona a se stesso.
9. Beati i mansueti, perché non consentono alla discordia.
10. Beati coloro che non hanno fame di giustizia, perché sanno che la nostra sorte, avversa o benigna, è opera del caso, che è inscrutabile.
11. Beati i misericordiosi, perché la loro gioia risiede nell’esercizio della misericordia e non nella speranza di un premio.
12. Beati coloro che hanno il cuore puro, perché vedono Dio.
13. Beati coloro che soffrono persecuzione a causa della giustizia, perché ad essi importa più la giustizia che il loro destino umano.
14. Nessuno è il sale della terra; nessuno, in qualche momento della sua vita, non lo è.
15. Che la luce d’una lampada si accenda, anche se non c’è alcuno a vederla. Dio la vedrà.
16. Non c’è comandamento che non possa essere trasgredito, anche quelli che io dico e quelli che i profeti dissero.
17. Chi ucciderà per la causa della giustizia, o per la causa ch’egli crede giusta, non avrà colpa.
18. Gli atti degli uomini non meritano né il fuoco né i cieli.
19. Non odiare il tuo nemico, perché se così fai sei in qualche modo suo schiavo. Il tuo odio non sarà mai migliore della tua pace.
20. Se la tua mano destra ti offenderà, perdonala; tu sei il tuo corpo e la tua anima ed è arduo, o impossibile, stabilire la frontiera che li divide.
24. Non esagerare il culto della verità; non c’è uomo che alla fine d’una giornata non abbia mentito, a ragione, molte volte.
25. Non giurare, perché ogni giuramento è un’esagerazione.
26. Resisti al male, ma senza paura e senz’ira. A chi ti colpisce sulla guancia destra puoi offrire l’altra, purché non ti spinga a ciò il timore.
27. Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono.
28. Fare il bene al tuo nemico può essere opera di giustizia e non è arduo; amarlo è impresa d’angeli e non di uomini.
29. Fare il bene al tuo nemico è il miglior modo di compiacere la tua vanità.
30. Non accumulare oro sulla terra, perché l’oro è padre dell’ozio e questo della tristezza e del tedio.
31. Pensa che gli altri sono giusti o lo saranno, e se non è così non è tuo l’errore.
32. Dio è più generoso degli uomini e li misurerà con diversa misura.
33. Dai quel ch’è santo ai cani, getta le tue perle ai porci; quel che importa è dare.
34. Cerca per il piacere di cercare, non per quello di trovare.
39. E’ la porta a scegliere, non l’uomo.
40. Non giudicare l’albero dai suoi frutti né l’uomo dalle sue opere; essi possono essere peggiori o migliori di quelli.
41. Nulla si edifica sulla pietra, tutto sulla sabbia, ma noi dobbiamo edificare come se la sabbia fosse pietra.
47. Felice il povero senza amarezza e il ricco senza superbia.
48. Felici i coraggiosi, coloro che accettano con animo uguale la sconfitta o la palma.
49. Felici coloro che serbano nella memoria parole di Virgilio o di Cristo, perché daranno luce ai loro giorni.
50. Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore.
51. Felici i felici.