Viva le mamme, quelle con figli e quelle senza.
Sì, una donna non ha bisogno di avere un figlio/a per essere una madre meravigliosa, ed è tutte voi che festeggiamo: i complimenti ve li meritate tutti.
Si pensa che le donne si stiano avvicinando ad avere gli stessi diritti degli uomini, almeno in termini legali, però nella sfera privata siamo ancora lontani anni luce anche semplicemente da una parvenza di parità. Che le donne siano prese in considerazione soprattutto come madri è testimoniato da una serie di luoghi comuni che sentiamo ripetere in continuazione: “una donna non è completa senza figli“; “quella non ha bambini perché vuole la vita facile”; “certo voleva fare carriera: ecco perché non ha una famiglia”.
Come se una donna automaticamente, solo perché dotata di utero, dovesse fare parte della collettività esclusivamente in qualità di genitrice.
Ovviamente questo è l’ennesimo tentativo di ridurre il concetto di madre a quello voluto dalla religione e dal modello di famiglia arcaica tanto cara alle destre populiste.
Non avere figli per scelta o per caso non può e non deve essere considerato un limite alla possibilità di considerarsi madri.
Non voglio entrare nel merito dell’effetto devastante provocato da questa pressione sociale, soprattutto quando quest’ultima va ad aggiungersi al dolore di chi avrebbe voluto essere madre, ma non ne ha avuto la possibilità.
Che dire poi della festa della mamma? Un deplorevole e melenso miscuglio di antiche tradizioni e di nuovi esperimenti di consumismo, “festa” che rende ancora più amara e più dolorosa questa forma di esclusione e alla quale sarebbe l’ora di attribuire un nuovo significato estendendola ad ogni tipo di madre.
Perché le mamme senza figli esistono e ci hanno cresciuti ed amati. Cosa fa una madre, infatti? Ti ama incondizionatamente e si prende cura di te, ti aiuta a crescere in tutti i momenti della tua vita e poi ti lascia andare a costruire il tuo percorso, continuando ad amarti un po’ più da lontano per rispettare la tua autonomia, ma certo sempre con la stessa premura, sempre con la stessa dedizione. Ci sono donne e uomini (sì, certo, una madre può benissimo essere anche un uomo) che riescono a farlo al di fuori dello schema classico della famiglia che ci vorrebbero imporre e spacciare come l’unico possibile
Allora voglio celebrare anche tutte voi, mamme non biologiche, ma che non siete mai soltanto mamme simboliche, voi che sapete prendervi cura dei vostri figli e che sapete amarli come tutte quelle che chiamiamo madri.
Arianna Arcangeli
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Foto di Gabriella Pignotti