“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma…“
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – Articolo 4
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Proverbio albanese
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Cesare Beccaria, da “Dei delitti e delle pene”
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Chuk Palaniuk
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Charel Louis de Secondat, barone di Montesquieu, da “Lo spirito delle leggi”
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Johann Wolfgang von Goethe
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“Il solo modo di conservare la propria dignità nella sottomissione forzata: considerare il capo come una cosa. Ogni uomo è schiavo della necessità, ma lo schiavo cosciente è molto superiore. “
Simone Weil
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Michelangelo Buonarroti, “Lo Schiavo morente”, 1513 circa
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“Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.”
Lenin
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“Tutti coloro poi che sono distinti dai loro simili come il corpo dall’anima, e la belva dall’uomo […] sono schiavi per natura. Per costoro […] il miglior partito è quello di sottomettersi all’impero d’un padrone. Poiché è servo per natura chi può essere cosa d’altri. […] L’utilità degli animali domestici e quella degli schiavi differiscono poco. […] La natura sembra voler fare diversi i corpi degli uomini liberi e degli schiavi: questi ultimi vigorosi per i lavori grossolani, quelli invece diritti ed eleganti. […] È manifesto dunque che alcuni per natura sono liberi, altri schiavi; e che la schiavitù è giusta ed utile per questi ultimi.”
Aristotele (384-322 a.C.), da “Politica”, I, 5, 1254 b – 1255 a
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“Gli schiavi nelle loro catene perdono ogni cosa, perfino il desiderio di liberarsi di esse; essi amano la propria schiavitù come i compagni di Ulisse amavano il loro abbrutimento. Se vi sono dunque degli schiavi per natura, questo avviene perché vi sono stati degli schiavi contro natura. La forza ha fatto i primi schiavi, la loro viltà li ha perpetuati.”
Jean-Jacques Rousseau, da “Sul contratto sociale”, Libro I, cap. II
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“La schiavitù c’è sempre perché gli uomini continuano come prima a considerare una cosa utile, buona e giusta sfruttare il lavoro degli altri uomini.”
Lev Nikolaievic Tolstoj, da “Sonata a Kreutzer”
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“Schiavi or siam, sì; ma schiavi almen frementi.”
Vittorio Alfieri, da “Misogallo”, Sonetto XVIII
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“Un essere umano per tanti anni in schiavitù non resiste al soffio, al vento, al bagliore di liberi sentimenti, trova così accecante la luce della fratellanza che ne rifugge, la rifiuta, ne ha paura, non ci crede, non ci vuole credere, più allegro, non gravante, naturale, più felice lo stato di prima, con le catene del lavoro ma senza interrogazioni, senza dover cambiare sentimenti, senza dover rispondere con commozione alla bontà, senza che mai nel proprio volto si debba affacciare la gratitudine, la riconoscenza, la fedeltà.”
Mario Tobino, da “La ladra”, 1984
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Immagine tratta dal web
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