“Se desiderate conoscere il divino, sentite il vento sul viso e il sole caldo sulla vostra mano.”
Buddha
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Tutti i soli
“Tutti i soli, all’alba, dormono ancora un po’.
Confusi, indifferenti,
non si preoccupano del fuoco del giorno,
dei volti degli uomini,
della morte, delle guerre.
Tutti i soli, all’alba, sono come dei bambini,
che non sanno che fare del tempo.”
Ismail Kadare (poeta albanese), “Tutti i soli”
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Claude Monet, “Impressione, levar del sole”, 1872
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Il sorgere del sole
“Vecchio stolto faccendiere, sole dissennato,
perché così,
attraverso vetri e tende vieni a visitarci?
Le stagioni degli amanti devono volgere
ai tuoi movimenti?
Sfacciato dannatissimo pedante, va a strapazzare
gli scolari in ritardo, i garzoni inveleniti,
va a dire ai cacciatori: il Re vuole cavalcare,
chiama le formiche dei campi alle fatiche del raccolto,
immutabile l’amore non conosce climi e stagioni,
non giorni, mesi, e ore, del tempo solo i brandelli.
Perché pensi che i tuoi raggi
siano tanto potenti e venerandi?
Con un battito di ciglia potrei eclissarli,
obnubilarli, se non che non vorrei
non vedere lei tanto a lungo.
Se i suoi occhi non hanno accecato i tuoi,
guarda, e domani quando è tardi dimmi
se le Indie delle spezie e delle miniere
sono dove le lasciasti, o sono qui da me.
Chiedi dei Re che hai visto ieri,
ti sarà detto, che giacciono tutti qui in un letto.
Lei è tutti gli stati, io sono tutti i principi,
nient’altro esiste.
A paragone i principi non recitano che la nostra parte,
ogni onore è mimica, ogni ricchezza è alchimia.
Tu sei felice, oh sole, molto meno di noi,
in cui il mondo si è così contratto;
la tua età richiede agi, il tuo compito
è di scaldare il mondo – scaldaci, ed è fatto.
Splendi su noi e sarai dovunque,
questo letto è il tuo centro, queste pareti la tua sfera.”
John Donne, “Il sorgere del sole”
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Bel sole
“Bel sole triste che già senti e porti
in te la notte lunga, ultimo sole
fuso nell’aria bianca del mattino,
ancora è verde la tua terra, verdi
la siepe e il prato, e la dolce collina
con le sue vigne toccate di rosso.
Ma su tutto è posata
una bruma sottile
di lontananza. Perché sei lontano
tu, nostro sole d’amore. E la sera
è già dentro al mattino,
e presto l’ombra avrà tutto il tuo cielo.”
Diego Valeri, “Bel sole”
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Fammi un quadro del sole
“Fammi un quadro del sole –
Che l’appenda in stanza –
e possa fingere di scaldarmi
mentre gli altri lo chiamano ” Giorno”!
Disegnami un pettirosso – su un ramo –
Che io l’ascolti, sarà il sogno,
e quando nei frutteti la melodia tacerà –
che io deponga – questa mia finzione –
Dimmi se è proprio caldo – a mezzogiorno –
se siano i ranuncoli – che ” si librano” –
o le farfalle – che “fioriscono”.
Poi – evita – il gelo – che si stende sui campi –
e il colore della ruggine – che si posa sugli alberi –
Fingiamo che quelli, ruggine e gelo – non arrivino mai!”
Emily Dickinson
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Politica del sole
“Ho visto il sole dentro una pozzanghera,
e ricordo di quando calava
dentro lo scavo della fognatura.
S’infilava nel fondo, nel cunicolo,
a scaldare la schiena al manovale.
L’ho visto carezzare orbite ai ciechi,
lisciare il bianco ai vecchi,
disinfettare l’ombra ai marciapiedi,
illuminare il nero delle vedove,
stare coi prigionieri all’ora d’aria,
sfondare il tetto di nuvole e di pioggia
e fare un tuffo nell’arcobaleno,
sole, compagno anarchico del mondo,
luce del giorno in corso e non dell’avvenire.
Erri De Luca, “Politica del sole”, da “Bizzarrie della provvidenza”
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Il sole
Immagine: Frida Kahlo, “Sole e vita”, 1947