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“È vero, principe, che lei una volta ha detto che la ‘bellezza’ salverà il mondo? State a sentire, signori,” gridò ad alta voce, rivolgendosi a tutti, “il principe sostiene che la bellezza salverà il mondo! E io sostengo che questi giocondi pensieri gli vengono in testa perché è innamorato. Signori, il principe è innamorato […] Ma quale bellezza salverà il mondo?”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij , da “L’idiota”, 1869
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“La bellezza: che tremenda e orribile cosa! […] Là gli opposti si toccano, là vivono insieme tutte le contraddizioni!”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij , da “I fratelli Karamazov”, 1880
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!Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell’aria diffusa e soffusa. Interroga la bellezza del cielo, interroga l’ordine delle stelle, interroga il sole, che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte. Interroga le fiere che si muovono nell’acqua, che camminano sulla terra, che volano nell’aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida. Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole… chi l’ha creata, se non la bellezza immutabile?
S. Agostino di Ippona, da “Discorsi, 241, 2-3”
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“Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.”
S. Agostino di Ippona, da “Le Confessioni”, Libro X 27.38
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“Beltà crudel, che in due modi m’offende; | Pria col ferir, poi col vietar ch’io mostri | L’alte piaghe, onde il cor mercede attende.
Angelo di Costanzo (XVI secolo), da “Sonetto” XLII, in “Rime amorose”
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“Perché il bello è solo
l’inizio del tremendo, che sopportiamo appena,
e il bello lo ammiriamo così perché incurante
disdegna di distruggerci.”
Rainer Maria Rilke, da “Prima elegia”, in “Elegie duinesi”
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“La bellezza mi riempie fino a morirne | Bellezza abbi pietà di me | ma se dovessi spirare oggi | lascia che sia guardando te.”
Emily Dickinson
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“E la bellezza è tanta che ci opprime.
Lontano più di ogni sconfinata lontananza
è la gioia proibita.”
Marie Under (poetessa estone)
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“In tutto quel che suscita in noi il sentimento puro ed autentico del bello, c’è realmente la presenza di Dio. C’è quasi una specie di incarnazione di Dio nel mondo, di cui la bellezza è il segno. Il bello è la prova sperimentale che l’incarnazione è possibile.”
Simone Weil
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“La bellezza ci può trafiggere come un dolore.”
Thomas Mann
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“Nell’incanto di ciò che si rivela in assoluta impotenza, del bello, che è perfetto e nullo ad un tempo, l’apparenza dell’onnipotenza si rispecchia negativamente come speranza. Il bello è sottratto ad ogni prova di efficienza. La totale assenza di scopi smentisce la totalità di tutto ciò che è conforme agli scopi nel mondo del dominio, ed è solo in virtù di questa negazione, che il sussistente opera sul proprio principio razionale conducendolo alle estreme conseguenze, che la società esistente è stata consapevole, fino ad oggi, della possibilità di una società diversa. La beatitudine della contemplazione consiste nell’incanto disincantato. Ciò che scintilla, è la conciliazione del mito.”
Theodor W. Adorno, da “Minima moralia”, 1951
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Immagine tratta da Facebook
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“Non è la bellezza ciò da cui si dovrebbe necessariamente partire? È un giacinto azzurro che attira col suo profumo Persefone nei regni sotterranei della conoscenza e del destino. Si può senza dubbio chiamare «esorcismo» questo attrarre, per mezzo di figure, lo spirito, che di certe cose ha sempre una grande paura.”
Cristina Campo, da “L’intervista”
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“Una sera, ho fatto sedere la Bellezza sulle mie ginocchia. – E l’ho trovata amara. – E l’ho insultata.”
Arthur Rimbaud, da “Una stagione all’inferno”
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Immagine in evidenza: Jacopo Scassellati, “Respiro il tuo respiro e vivo”, 2021