«La causa principale
della seconda guerra mondiale
è stata la prima guerra mondiale»
– Lucio Caracciolo –
TELECRONACA DI GUERRA
Quando i giocatori stanno in campo è compito del giornalista fare la telecronaca. Racconta quello che vede. Non sa come andrà a finire.
Il tifoso segue la telecronaca e si infervora. Nemmeno lui sa come andrà a finire, ma sostiene con tutte le forze la propria squadra. Qualsiasi risultato chiuderà la partita sarà comunque accettabile. Una sconfitta di oggi non implica un’altra sconfitta di domani. Se in questa stagione la sua squadra non avrà un buon risultato lo otterrà nella prossima.
Ci sono squadre che fanno sperare e sognare per anni dando soddisfazioni minime.
Dal 24 febbraio i giornalisti stanno facendo la telecronaca della guerra e noi facciamo il tifo. Ma in #Ucraina non si sta giocando una partita di calcio. E per l’umanità non conta tanto la telecronaca di questo scontro. Conta quello che succederà dopo.
La previsione di padre Alex Zanotelli «è che se si va avanti così, il minimo che dobbiamo aspettarci in Europa è un’altra cortina di ferro con blocchi contrapposti. Se ciò andrà male i pericoli che dovremo affrontare saranno le esplosioni atomiche e un inverno nucleare. Stiamo giocando con la sopravvivenza dell’umanità su questo pianeta».
Winston Churchill diceva che noi italiani andiamo in guerra come a una partita di calcio e viceversa (citazione declinata in tante maniere), ma adesso ha senso fare il tifo?
Che senso ha tifare per una squadra se il risultato della partita riguarda tutta l’umanità?
Anche se
l’allenatore della Russia
è un criminale
e l’arbitro,
chiunque sia,
è un cornuto.
Ascanio Celestini