Pensieri

Gli insegnamenti di Don Juan – A scuola dallo stregone

25.06.2022
Don Juan: «Quando un uomo comincia a imparare, non sa mai con chiarezza quali sono i suoi obiettivi. Il suo scopo è imperfetto; il suo intento è vago. Spera in una ricompensa che non si concreterà mai, perché non sa nulla delle difficoltà dell’imparare.
Comincia lentamente a imparare, dapprima a poco a poco, poi a grandi passi. E presto i suoi pensieri entrano in conflitto. Quello che impara non è mai quello che ha sperato o immaginato, e così incomincia ad aver paura.
Imparare non è mai quello che ci si aspetta. Ogni passo dell’imparare è un compito nuovo, e la paura che l’uomo prova comincia a salire implacabilmente, inflessibilmente. Il suo scopo diventa un campo di battaglia.
E così si è imbattuto nel primo dei suoi nemici naturali: LA PAURA! Un nemico terribile, traditore, e difficile da superare. Si tiene nascosto a ogni svolta della strada, in agguato, aspettando. E se l’uomo, atterrito dalla sua presenza, fugge, il nemico avrà messo fine alla sua ricerca.»
Carlos Castaneda: «Che cosa accadrà all’uomo che fugge per il terrore?»
Don Juan: «Non gli accadrà nulla, tranne che non imparerà mai. Non diventerà mai un Uomo di Conoscenza. Sarà forse un uomo borioso, o innocuo, o spaventato; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri.»
Carlos Castaneda: «E che cosa può fare per vincere la paura?»
Don Juan: «La risposta è semplicissima. Non deve fuggire. Deve sfidare la sua paura, e a dispetto di essa deve compiere il passo successivo nell’imparare, e il successivo e ancora il successivo. La sua paura deve essere completa, e tuttavia non si deve fermare. Questa è la regola! E verrà il momento in cui il suo primo nemico volgerà in ritirata.
L’uomo comincia a sentirsi sicuro di sé. Il suo intento diviene più forte.
Imparare non è più un compito terrificante.
Quando arriva questo lieto momento, l’uomo può dire senza esitazione di aver sconfitto il suo primo nemico naturale.»
[…]

Don Juan «Per me c’è solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio, e l’unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza. Là io viaggio guardando, guardando, senza fiato. […] Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall’ambizione. […]

«Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l’ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò che cosa è: “Questa strada ha un cuore?” Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato. “Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente. Entrambe le strade non portano da alcuna parte, ma una ha un cuore e l’altra no. Una porta un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L’altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte; l’altra ti indebolisce.»

Carlos Castaneda: «Ma come si fa a sapere quando un sentiero non ha un cuore, don Juan?»

Don Juan: «Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: “Questa strada ha un cuore?” Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»

Carlos Castaneda: «Ma come faccio a capirlo?»

Don Juan: «E’ una cosa che si sente. Il problema è che nessuno si pone questa domanda, e quando un uomo si accorge di aver intrapreso una strada senza cuore, essa è pronta per ucciderlo. Arrivati a quel punto, sono pochi quelli che si fermano a riflettere e abbandonano la strada.»

Carlos Castaneda: «Cosa devo fare per formulare la domanda nel modo giusto, don Juan?»

Don Juan: «Fallo e basta.»

Carlos Castaneda: «Quello che vorrei sapere è se esiste un metodo per non mentire a se stessi credendo che la risposta sia positiva quando in realtà non lo è.»

Don Juan: «Perché dovresti mentire?»

Carlos Castaneda: «Forse perché in quel momento la strada sembra piacevole e divertente.»

Don Juan: «Sciocchezze. Una strada senza cuore non è mai piacevole. Devi lavorare duramente anche per intraprenderla. D’altra parte è facile seguire una strada che ha un cuore, perché amarla non ti costa fatica.»

Carlos Castañeda, da “Gli insegnamenti di Don Juan – A scuola dallo stregone”, 1968

Lascia un commento