«Ciò che mi dispiacerà parecchio lasciare sono gli attimi subito successivi al movimento. Quelli appena dopo l’alba o il tramonto di una bella giornata, o quando la risacca del mare incurva le spiagge, l’acqua abbraccia il corpo del tuffatore, gli alberi e ogni filo d’erba tornano fermi dopo essere stati scossi dal vento. Tutto ciò che si fa nella vita, in fondo, non è che un accumulo di attimi finiti. Il tempo stesso lo si può scomporre in infiniti attimi finiti. Questo dà valore a ogni singolo, minuscolo, istante…»
Raffaele La Capria, da “La vita salvata. Conversazioni con Giovanna Stanzione”, 2020
“C’era una volta… una bella giornata: col cielo tutto azzurro, il mare tutto calmo, l’aria luminosa e tiepida, e bianche vele lontano, come gabbiani, docili all’onda. I gozzi dei pescatori rientravano dopo la pesca della notte nell’arco della marina, e che silenzio c’era intorno! L’acqua era trasparente, si vedevano gli scogli sommersi, le alghe e la sabbia ondulata del fondo, e i pesci che nuotavano snelli tra le maglie di sole smaglianti. Una giornata insomma come di rado se ne vedono ancora, una bella giornata di tanti e tanti anni fa, quando il mondo pareva più pulito intatto e nuovo, quasi fosse appena uscito dal fiato di Dio”…
Raffaele La Capria, da “Colapesce”, 1997