Immagini

Emilio Isgrò e l’arte di cancellare

14.07.2022
“La cancellatura è come lo zero in matematica, chiamato a formare, da solo, tutti i numeri e tutti i valori.”
“La cancellatura in realtà nasceva da una mia riflessione degli anni Sessanta sulla relativa impotenza della parola in una società massmediatica che è interessata principalmente al linguaggio visivo. A questa condizione in cui la protagonista era soprattutto la televisione, ho risposto con due proposte teoriche ed operative insieme. La prima è la poesia visiva in cui la parola viene rafforzata dall’immagine. Come se la parola occidentale per salvarsi avesse bisogno dell’immagine per resistere. La seconda proposta fu quella di cancellare la parola insieme all’immagine. Ciò avvenne quasi contemporaneamente, quasi nell’ottica di una fusione nucleare, facendo saltare contemporaneamente i codici portanti della comunicazione umana (appunto la parola e l’immagine). (…)
Le cancellature sono un inno alla vita e alla libertà. Tutto il contrario delle iniziali reazioni del pubblico e della critica davanti ai miei lavori. Io di solito cancello dei testi stampati e l’effetto visivo delle cancellature, a livello iconico, è davvero potente. In un certo senso contraddice la stessa arte concettuale alla quale io sono stato spesso accostato. (…)
La cancellatura funziona sul corpo delle parole e dell’immagini come lo scalpello dello scultore funziona sulla pietra. Il vero nodo della cancellatura è proprio questo. (…)
Il mio lavoro è dare alla parola la potenza dell’immagine, dando all’immagine allo stesso tempo la duttilità e la flessibilità della parola. Allora si fondono insieme.”
Brani tratti da “Intervista a Emilio Isgrò. La cancellatura afferma un nuovo linguaggio visivo”, di Angela Maselli – artslife.com
“I Promessi Sposi cancellati
per venticinque lettori
e dieci appestati,” 2016
(Courtesy Archivio Emilio Isgrò)                                          Emilio Isgrò cancella la “Divina Commedia”
Emilio Isgrò cancella il                          
“De vulgari eloquentia”, 
di Dante                                                                 
Emilio Isgrò cancella l’Enciclopedia Treccani,
vol. XVII, Grecia, 1970,
(Courtesy Archivio Emilio Isgrò)
Emilio Isgrò, “Santi di Sicilia”
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Nell’immagine in evidenza: Emilio Isgrò cancella “Pacem in terris”, 2019
(tecnica mista su tela, 140 x 200 cm; Anghiari, Museo della Battaglia e di Anghiari)

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