Immagini

Il reale e l’immagine

29.07.2022
Ogni cosa
a ogni cosa
ha detto addio
Valentino Zeichen
“Davanti all’obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte. (…)
Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più a ripetersi esistenzialmente. In essa, l’avvenimento non si trasforma mai in altra cosa: essa riconduce sempre il corpus di cui ho bisogno al corpo che io vedo; è il Particolare assoluto, la Contingenza sovrana, spenta e come ottusa, il Tale, in breve la Tyché, l’Occasione, l’Incontro, il Reale nella sua espressione infaticabile.”
Roland Barthes, da “La Chambre claire. Note sur la photographie”, 1980
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“L’ordine terreno, l’ordine planetario, è costituito da cose che assumono una forma durevole e creano un ambiente stabile, abitabile. […] Oggi all’ordine terreno subentra l’ordine digitale. L’ordine digitale derealizza il mondo informatizzandolo. (…)
Ci stiamo dirigendo – dice Han – verso un’epoca trans- e post- umana in cui la vita altro non è che mero scambio di informazioni. […] Umano viene da humus, quindi dalla terra. La digitalizzazione è un passaggio coerente verso l’abolizione dell’humanum. Probabile che il futuro umano sia già segnato: l’essere umano si distrugge per assolutizzarsi.”
Byung-Chul Han, da “Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale”
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Foto di Sonia Simbolo

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