“O ragion di bianco vestita
Principio della mente
D’ogni essere vivente
Vita d’ogni intelletto
Armatura del sesto senso
O tu sorella illegittima del cuore
Profeta vagabondo dell’anima
Riflesso sacro d’un’ idea
Motore dell’inizio
Sei l’accensione dei miei pensieri
Imprigionata dalla forma
Dall’etica e dalla morale
O tu padre del comportarsi
E madre dell’orgoglio
Sei la patrizia del torto plebeo
La vetta del sapere scientifico
Il megafono della conoscenza
L’acceleratore del tempo
E la frizione dello spazio
O tu pastore dell’ignoranza
E tempio della speranza
Tu che morte esalti
Per averti dato la vita
Ma altrettanto schivi
Per averti tolto la ragion”.