Affabulazioni

L’altro capo del filo

13.08.2022

[Montalbano] s’assittò, s’addrumò ‘na sicaretta e taliannosi torno torno s’addunò di quanto fosse cangiato il porto.
Tanto la banchina quanto il vrazzo di molo indove lui s’attrovava erano stati divisi in tante sezioni tutte transennate. Taliati da lontano, parevano ‘na specie di labirinto. Gli viene logico pensare che erano meglio ‘sti transenne mobili chiuttosto che mura e filo spinato come stavano pinsanno di fari tanti paesi europei.
«Chi nni pensi tu dell’Europa?» spiò al grancio che dallo scoglio allato lo stava a taliare.
Il grancio non gli arrispunnì.
«Prefirisci non compromittiriti? Allora mi compromitto io. Io penso che doppo il grannni sogno di st’Europa unita, avemo fatto tutto il possibili e l’impossibili per distruggirinni le fondamenta stisse. Avemo mannato a catafottirisi la storia, la politica, l’economia ‘n comuni. L’unica cosa che forsi restava ‘ntatta era l’idea di paci. Pirchì doppo avirinni ammazzati per secoli l’uni con l’autri non ni potivamo cchiù. Ma ora ce lo semu scordati, epperciò stamo attrovanno la bella scusa di ‘sti migranti per rimettiri vecchi e novi confini coi fili spinati. Dicono che tra ‘sti migranti s’ammucciano i terroristi ‘nveci di diri che ‘sti povirazzi scappano proprio dai terroristi.»
Il grancio che non voliva esprimiri la sò pinioni prifirì sciddricari nell’acqua e scompariri”.

«Ora io vorrei sapere da lei cosa ne pensa di questi cosiddetti migranti che si spacciano per dei poveri disgraziati in cerca di salvezza e che invece violentano una ragazza [In realtà, a violentare la ragazza in questione erano stati i due scafisti. N.d.r.]. Mi sembra chiaro che questi siano solo dei delinquenti, dei terroristi che vengono prima a rubarci il lavoro e poi a stuprare le nostre donne. È d’accordo?»
«Pienamente» dissi Montalbano. «Le dirò anche di più. Solo che mi deve promettere di non rivelare la fonte»
«Certo. Glielo prometto».
«Pare che durante la traversata ‘sti migranti si abbandonino a vere e proprie orge. Una volta mi è stato riferito che hanno addirittura organizzato una festa di compleanno con tanto di musica, canti, luminarie e balli».
Il giornalista lo taliò con la vucca rapruta, ma subito dopo s’arripigliò:
«Lei mi vuole prendere in giro?».
«Me ne guardo bene» fici il commissario «io ho il massimo rispetto per la stampa».
Allungò il vrazzo, spostò a Zirafa [il giornalista. N.d.r.] e ripigliò a caminare mentre quello ristava muto e strammato a taliarlo.”

Andrea Camilleri, da “L’altro capo del filo”, 2016

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Nella foto: Luca Zingaretti in un fotogramma della fiction “L’altro capo del filo”

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