«Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno».
José Saramago, da “Di questo mondo e degli altri”, 1971
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“Le parole che offendono sono l’urlo della nostra ignoranza.”
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Immagine dal web
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“Per me la più piccola parola è circondata da acri ed acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia.”
Paul Auster, da “Leviatano”, 1992
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“Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: “È vera?” Sulla seconda campeggiare la domanda: “È necessaria ?” Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “È gentile?”. Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.”
Romano Battaglia, da “Silenzio”, 2005
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“La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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“La parola ha preceduto la luce e non viceversa: Fiat lux e la luce fu.”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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“Dicono che l’uomo di Neanderthal morì perché non sapeva parlare. Noi periremo per non aver saputo tacere.”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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David Vela, “Picasso e Dalì disegnano un uovo”
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“Le parole e le uova devono essere maneggiate con cura.
Una volta rotte sono cose impossibili da aggiustare”.
Anne Sexton, da “Siate cauti con le parole”
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“Talvolta ho la sensazione che le parole siano tutte prive di valore, e mi domando perché ho vissuto. Ma non trovo risposte. E l’intensità della domanda a poco a poco vien meno, io mi siedo alla scrivania ed è di nuovo un far parole.”
Elias Canetti, da “Un regno di matite”, 1996
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“Le parole taciute urlano dentro di noi”.
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Immagine dal web
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“In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.”
Raymond Carver, da “Il mestiere di scrivere”, 1984
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“Una parola muore / quando è detta / dice qualcuno − / Io dico che proprio / quel giorno / comincia a vivere.”
Emily Dickinson
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“Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.”
Gustave Flaubert, da “Madame Bovary”, 1856
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“Niente è più potente della parola: una catena di forti ragioni e di alti pensieri è un legame che non si rompe. La parola, come la fionda di David abbatte i violenti e fa cadere i forti. È l’arma invincibile. Se così non fosse, il mondo apparterrebbe ai bruti armati. Chi invece li tiene lontani? Solo, nudo ed inerme, il pensiero.”
Anatole France, da “Il signor Bergeret a Parigi”, 1901
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“Nel vocabolario le parole sono allineate, stanno sull’attenti, hanno la faccia pulita. Appena si incrostano di realtà, rompono le righe, e si liberano disordinatamente nelle piazze: allentano cintura e cravatta, mostrano la lingua e si sporcano le mani.”
Mario Postizzi, da “Hommelettes”, 2007
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Hayk Shalunts Art
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“Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.”
Sigmund Freud, da “Introduzione alla psicoanalisi”, 1917
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“La parola è un gran signore, che con piccolissimo corpo e del tutto invisibile, divinissime cose sa compiere; riesce infatti e a calmar la paura, e a eliminare il dolore, e a suscitare la gioia, e ad aumentar la pietà.”
Gorgia, da “Encomio di Elena”, V sec. a. C.
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“Siamo case costruite con mattoni di parole”
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“Le parole parlano.
Con le loro vibrazioni cercano di colmare
il vuoto interiore. Tentano, con ago e filo, di rammendare, di ricucire
il buco dell’anima”
Lorella Rosati, “Il buco dell’anima”, da “Sentimenti dell’anima”
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«Tu vai pazza per le parole, vero?” – Guardò Lenore. – “Vero che vai pazza per le parole?”
“Cioè? Che significa?” “Significa che mi dai l’idea di una che va pazza per le parole. O forse pensi che siano loro a essere pazze.” “In che senso?” Lang guardò nel tavolino di vetro, poi si toccò distrattamente il labbro superiore, con un dito. “Nel senso che le prendi terribilmente sul serio”, – disse. – “Tipo come se fossero un bisturi, o una motosega che rischia di tagliarti con la stessa facilità con cui taglia gli alberi”».“
David Foster Wallace, da “La scopa del sistema”, 1987
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“Parlare sempre seriamente causa fastidio.
Motteggiare sempre, disprezzo.
Filosofar sempre, tristezza.
Burlar sempre, disagio.
Ho fatto la parte di tutti i personaggi, secondo il tempo e l’occasione, e qualche volta sono stato anche il folle di corte.”
Umberto Eco, da “L’isola del giorno prima”, 1994
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“Le parole sono come cuscini: quando sono disposte nel modo giusto alleviano il dolore”.
James Hillman, da ” “Sto morendo ma non potrei essere più impegnato a vivere”, in “Tuttolibri”, 29 ottobre 2011
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“Le cose più profonde vengono sempre dette da noi quando non sappiamo più quello che diciamo.”
Andrea Emo, “Quaderni di metafisica. 1927-1981”
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“Le uniche parole che meritano di esistere sono quelle migliori del silenzio.”
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“L’importante è risparmiare al massimo il rumore delle parole.”
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“Ho provato a parlare.
Forse, ignoro la lingua.
Tutte frasi sbagliate.
Le risposte: sassate”
Giorgio Caproni, “Sassate”, da “Il «Terzo libro» e altre cose”, 1968
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Erzsébet Szilajka (artista ungherese)
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“È necessario vivere anche le parole difficili,
sentire come ci scoppiano in mano,
disseminarle nella notte
perché l’alba risplenda
d’un colore d’alta torre,
di un destino di luce nello sguardo.”
Guillermo Fernández (poeta e traduttore messicano), da “Arca. Obra reunida”, 2011
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Ricordate quelle splendide parole di Buddha: “I monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza d’oro – tagliando, limando, levigando, fondendo”. Quando vi comportate in questo modo, significa che state ascoltando. Avete fatto, allora, un grande passo avanti verso il risveglio.”
Antony de Mello
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“Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all’albero: con l’aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.”
Virginia Woolf, da “La stanza di Jacob”, 1922
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“Quando è sincera, quando nasce dal bisogno di dire, la voce umana non c’è chi possa fermarla. Se le tolgono la bocca, lei parla con le mani, con gli occhi, con i pori, o con quello che sia. Perché tutti, ma proprio tutti, abbiamo qualcosa da dire agli altri, qualcosa che merita di essere celebrata dagli altri, o perdonata.”
Eduardo Galeano, da “Il libro degli abbracci”, 1989
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“Benché l’onda
delle parole
ci sovrasti sempre,
le nostre profondità
sono sempre silenti.”
Kahlil Gibran, da “Sabbia e schiuma”, 1926
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“Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti.”
Jules Renard, da “Diario 1887-1910”
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Norman Rockwell, “Little boy writing a letter”
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“Le parole
tra noi leggere cadono. Ti guardo
in un molle riverbero. Non so
se ti conosco.”
Eugenio Montale, da “Due nel crepuscolo”
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“Nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha nessuna relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”
Italo Calvino, da “Palomar”, 1983
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“Parole. Non c’è modo di togliersele di torno. Non ti lasciano stare mai veramente sola. Piaga di serpi moleste. Si dovrebbero spalancare le finestre per far uscire in strada le parole, i lamenti, le vecchie conversazioni tristi intrappolate fra i tramezzi della casa disabitata.”
Fernando Aramburu, da “Patria”
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“Le parole sono lame d’erba che attraversando gli ostacoli, germogliano sulla pagina; lo spirito delle parole che si muove nel corpo è concreto e palpabile come la carne; la fame di creare è altrettanto materiale quanto le dita e la mano. Guardo le mie dita, vedo crescervi piume. Dalle dita, mie piume, inchiostro nero e rosso cola sulla pagina.”
Gloria Anzaldúa, da “Terre di confine. La frontera”, 1987
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Giulio Iurissevich (fotografo e grafico), GI-012
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“Ma di parole che tutti odono sono scritte le frasi che nessuno ha udito mai.”
Concetto Marchesi, politico e latinista
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“Credo nella forza della parola per porre domande, per rompere barriere, per sfidare il potere. Credo nella forza della parola come strumento per cambiare le cose e costruire un mondo diverso. E credo fermamente che la parola sia l’unica arma per affrontare i conflitti.”
Susan Kiguli, poetessa e accademica ugandese
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Nella foto: Susan Kiguli
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“Dante è grande perché capisce quello che troppi scrittori ignorano: che le parole sono creature viventi. Le mescola, le scompone, le mette al loro posto per trarre armonie di suoni e di immagini, ma non dimentica mai che la parola è un essere. Quando scrive ‘stelle’, con quelle sei lettere, non traccia segni morti. Le lettere sono sostanza reale e organica. La parola è una magia della vita”.
Malcolm de Chazal, pubblicato per la prima volta nel 1936 sulla rivista culturale “Vivre”
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“Le parole, quando sono scritte, viaggiano lontano, durano nel tempo, e possono far danni.”
Marco Malvaldi, da “La misura dell’uomo”, 2018
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