Pensieri

Elogio della vulnerabilità

29.10.2022
“Che liberazione è ammettere finalmente di essere vulnerabile!
Via le corazze, l’aggressività celata, i sensi di colpa e la paura di sentirci non adeguati.
Accettare il nostro essere vulnerabile significa accedere a un grado più alto di intimità nel rapporto con noi stessi e con gli altri e vivere con gioia e gratitudine.
La vulnerabilità ci permette di rinnovarci e di seguire il flusso dinamico della vita, mentre chi ha sempre ragione ferma la corrente per paura o per mancanza di vero potere rischiando di diventare un estremista.
La vulnerabilità apre la via del dialogo, ci permette di ammettere che non siamo perfetti e di non minimizzare i momenti di gioia come per proteggere quelli meno felici.
Lasciamo la vergogna e i sensi di colpa a chi ha agito nel male per fare del male e non a chi ha sperimentato, vissuto, amato e che continua a raccogliere i cocci dei propri sogni frantumati per ricavarne le scintille e sognare ancora.
Abbiamo ogni giorno l’occasione di ricominciare daccapo, di reagire con gentilezza quando individuiamo il tallone d’Achille dell’altro invece di colpire e ferire.
Si, ci vuole coraggio (dal latino “cor habeo“: ho cuore) per dire a voce alta: vado chiaro verso la mia strada al ritmo del battito del mio cuore.”
Yarona Pinhas (studiosa eritrea di Linguistica, di Arte  e di Mistica Ebraica), “Elogio della Vulnerabilità”
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Nell’immagine: Opera di Ting Yuen, artista autodidatta canadese

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