Pensieri

Muri

15.11.2022
“Il Muro di Berlino era la notizia di ogni giorno. Dal mattino alla sera leggevamo, vedevamo, ascoltavamo: il Muro della Vergogna, il Muro dell’Infamia, la Cortina di Ferro…
Alla fine quel muro, che meritava di cadere, è caduto. Però altri muri sono sorti e continuano a sorgere nel mondo, ed anche se sono molto più grandi di quello di Berlino, se ne parla poco o nulla.
Si parla poco del muro che gli Stati Uniti stanno innalzando lungo la frontiera messicana, e si parla poco dei fili spinati di Ceuta e Melilla.
Non si parla quasi per niente del Muro in Cisgiordania, che perpetua l’occupazione israeliana delle terre palestinesi e che da qui a poco sarà quindici volte più lungo del Muro di Berlino.
E niente, niente di niente, si dice del Muro del Marocco, che da quasi vent’anni perpetua l’occupazione marocchina del Sahara occidentale. Questo muro, minato dall’inizio alla fine e dall’inizio alla fine controllato da migliaia di soldati, misura sessanta volte il Muro di Berlino.
Perché ci sono muri tanto altisonanti e muri cosi muti?
Sarà colpa dei muri dell’incomunicabilità, che i grandi mass media costruiscono ogni giorno?”
Eduardo Galeano, da “Specchi”, 2008
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Nell’immagine: JR, “Kikito”(gigantografia lungo la frontiera tra il Messico e San Diego), 2017

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