“Salvati fino a che sei ancora in tempo
C’è una musica terribile ed il bere fa spavento
Se vedessi il tuo imbarazzo, è un’insegna luminosa
Con la scritta ciao
Esco da una storia disastrosa
E vorresti risentire la tue pelle che ti trema
E poi pender dalle labbra di qualcuno
Come fossi una cazzo di altalena
Però il tuo equilibrio ha sempre fatto pena
E poi lo sai che ti risveglierai col culo freddo e il mal di schiena
E farà schifo casa sua
Ma che brutto arredamento
Che di quel letto fatiscente forse era meglio il pavimento
Mi hai preso la saliva per metterla
Su un francobollo e spedirti l’autostima
Alla persona che eri prima
E fuggi dai discorsi pesanti come i mattoni
Crescere vuol dire adattarsi mica, rompersi i coglioni
Ma col tuo cuore di ghiaccio non ci si può confondere, no
Davvero pensavi di scegliere invece di sciogliere?
Dopo quelli del disagio
E quelli dell’incoscienza, arrivano per tutti
Gli anni della resistenza
E se la tua ribellione non ha date di scadenza
È perché fai già parte
Degli anni della resistenza
L’ennesima crisi
Dei tempi moderni
Di là si combatte
Di che ti lamenti
Dove stai andando
Se hai perso la meta
Nel cielo ferito
La bomba cometa
Riprendi le forze
Per quanto ti pesa
L’età dei rimpianti
Vorrebbe la resa
Però per sognare
Non è ancora tardi
Perché se ci credi
Magari ti salvi
Dopo quelli del disagio
E quelli dell’incoscienza, arrivano per tutti
Gli anni della resistenza
E se la tua ribellione non ha date di scadenza
È perché fai già parte
Degli anni della resistenza
E ancora rischiare, provare a cambiare
Tirare a cantare, cercare di amare, ignorarne l’assenza
Negli anni della resistenza
Gli anni della resistenza
Gli anni della resistenza
Gli anni della libertà”