“Umiliata non riuscivo a nascondere la mia contrarietà. Sentivo una voglia irresistibile di piantare tutto e scappare via. Alla fine ero veramente stanca. Né io né Eduardo eravamo convinti di quello che facevamo. Filumena non voleva venir fuori. Mi fermai. Glielo dissi. Lo pregai di lasciarmi recitare come sentivo, come credevo di recitare quella parte. ‘Anche se questa sera avrò successo, non sarò io ad averlo, ma tu, per tutto quello che mi suggerisci, che mi obblighi di fare… Non voglio essere un grammofano!’ Eduardo capì.
E così nacque la vera Filumena Marturano!
La sera dell’8 gennaio 1947 Filumena Marturano debuttò al teatro Eliseo di Roma.
Simile a un proiettile mi ero lanciata e non mi fermava più nessuno! Vibravo, mi muovevo, fremevo, gridavo. Eccolo il mio personaggio!
Lo avevo ghermito, palpitava nelle mie mani come una farfalla, e lo stringevo, lo stringevo dicendogli con gioia: finalmente, grida, urla, piangi… Ecco, così ti volevo: violenta, fredda, calma, tragica, comica. Ah! Filumena, ti tengo, ti tengo. Non mi scappi più! Ti porterò con me tutta la vita.