Tanto, tanto tempo fa il grande Frits creò l’universo. Mise in cielo le stelle, e in mezzo al firmamento mise il mondo. Poi, il Grande Frits creò tutti gli animali della terra e gli uccelli dell’aria, e gli fece di principio tutti uguali. Fra gli animali allora c’era Elil-hrair-rah, il principe dei conigli. Egli aveva molti amici, e insieme pascolavano l’erbetta. Ma con l’andar del tempo, i conigli si misero a vagare e pascolare dappertutto, e si moltiplicavano via a via. Allora, il Grande Frits disse a Elil-hrair-rah:
«Principe Coniglio, se non sei buono tu a tenere buono i tuoi, dovrò cercare io la maniera di farli rigare dritto.»
Elil-hrair-rah non volle dargli retta, e ansi gli rispose: «Il mio popolo è il popolo più forte che ci sia al mondo.»
Tanta arroganza mandò in collera il Grande Frits, che decise di fargliela pagare. Allora promise un regalo a ciascun animale per rendere ogni uno di loro diverso dagli altri. Venne dunque a lui la volpe, vennero il cane e il gatto, venne il falco, venne la faina, e a ciascuno il Grande Frits donò un feroce desiderio di cacciare e divorare i figli di Elil-hrair-rah. Elil-hrair-rah si rese conto allora che il Grande Frits era troppo furbo, e ne ebbe paura. Non aveva mai visto finora il Coniglio Nero della Morte.
«Amico mio,» disse il Grande Frits,
«Non hai visto per caso Elil-hrair-rah il principe dei conigli? Vorrei fargli un regalo.»
«No, io non l’ho visto.»
Allora il Grande Frits disse:
«Vieni fuori che benedico te al posto suo.»
«Non posso, io ho da scavare. La volpe e la faina saranno qui a momenti. Se vuoi proprio benedirmi, benedicimi il sedere.»
«E va bene. Così sia!»
Detto fatto, la coda di Elil-hrair-rah divenne d’un bianco così lucente che sembrava una stella, e le zampe di dietro gli crebbero lunghe e potenti. Si che, egli si diede a scappare per i monti, più veloce di qualsiasi altro animale della terra.
«Tutto il mondo sarà il tuo nemico, o principe dai mille nemici, e come ti prenderanno ti uccideranno. Però prima dovranno prenderti, e tu hai buone zampe e buone orecchie e soprattutto rapidi riflessi. Perciò sia astuto, inventa trucchi e stratagemmi, e il tuo popolo mai sarà distrutto, mai sarà sterminato.»