non può fare a meno di
cacciare la preda
così noi cerchiamo l’alibi
per giustificare le nostre debolezze
mondo in frantumi ed i pezzi noi non li sappiamo incollare
c’è chi tenta di farlo
ma come lo fa ce lo deve spiegare
quello che vedo è
tutti contro tutti
nessuna verità
siamo figli di un pensiero debole
addio alle armi
addio alle armi
belli contro brutti
la pura identità
siamo a corto di coscienza critica
addio alle armi
addio alle armi
Il leone è sazio ma
non sa spegnere la sua sete di potere
così noi coi nostri limiti
non mettiamo mai
in dubbio le nostre certezze
e c’è fuoco incrociato
di vuote illazioni
ed eccessi verbali
si salvi chi può che tra un poco comincia la caccia alle streghe
ma quello che vedo è
tutti contro tutti
nessuna verità
siamo figli di un pensiero debole
addio alle armi
addio alle armi
belli contro brutti
la pura identità
siamo a corto di coscienza critica
addio alle armi
addio alle armi
La terra vista dall’alto
sembra molto più bella di quella
che è
alchimia di candide alture
di grandi distese
poi finalmente il mare.
ma quello che vedo è
tutti contro tutti
nessuna verità
siamo figli di un pensiero debole
addio alle armi
addio alle armi
belli contro brutti
la pura identità
siamo a corto di coscienza critica
addio alle armi
addio alle armi”
Mario Venuti, 2006 (Canzone inserita nel 2013 nell’album della XVI edizione del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”)
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Immagine in evidenza: Agim Sulaj, “Fate l’amore, non fate la guerra”