“Ho imparato che il contrario dell’amore non è l’odio. L’odio è l’assenza d’amore, così come il buio è assenza di luce. L’opposto dell’amore è la paura. Per la prima volta nella vita non avevo paura o, meglio, avevo imparato a fare in modo che la paura non mi dominasse.”
“Era pura come lo spazio silenzioso tra due parole. In quel periodo Francesca conteneva dentro di sé una quantità d’amore che chiedeva solamente di poter vivere. Di poter uscire. Ci sono persone che emotivamente sono come fontane, ti danno tutto ciò che hanno dentro, altre, come Francesca, invece sono come pozzi. Bisogna andare dentro. La loro acqua è nascosta e protetta nel profondo e hanno bisogno di qualcuno che le aiuti a tirarla fuori. Non volevo che si innamorasse di me, ma che si innamorasse di lei. Della vita. Altrimenti sarebbe stato un contratto a termine, com’era già stato. Un amore con scadenza, un amore con il timer.”
“Non so perché, ma con le persone che si incontrano quando si viaggia si è subito molto intimi. Si parla come se si fosse amici da anni. E un po’ come quando ci si saluta fra motociclisti, o sui sentieri in montagna. Non so se succede perché quando sai che non ti vedrai di nuovo sei sciolto, più libero, con meno paure di essere giudicato o altro, comunque tutto è più fluido. Non c’è strategia. Puoi anche tentare di essere ciò che ti piacerebbe essere. Per qualche giorno si riesce.”
“Ci sentivamo le persone giuste nel momento sbagliato. Non era il momento adatto per il nostro incontro. Allora non sapevamo se era troppo tardi o troppo presto, ma in quella fase delle nostre vite non c’era possibilità di incastro.”