“In fondo ognuno di noi ha le proprie complessità, le proprie idiosincrasie e fissazioni.
Ci sono cose che facciamo e cose che non faremmo mai, o soltanto in determinate circostanze.
Cose di cui gli altri ridono, o disapprovano, o se ne meravigliano.
Cose stravaganti, che sono solo nostre.
Io, per esempio, colleziono pensieri.”
Nicolas Barreau, da “Gli ingredienti segreti dell’amore”, 2011
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Il diverso
“Il diverso da questi si allontana
che urlando vanno il nome per le vie,
frenetici di nome. Ignora il nome
che ebbe, il diverso; se ne sta guardando
dentro di sé i giardini che non vide,
senza nome, e le viole che disperse.
Se ne sta senza nome voce gridando,
rotto dalla stanchezza della sera,
della casa lontana; e tutto ride
a lui intorno, e lo strazia.
E non è vero.”
Anna Maria Ortese, “Il diverso”, da “Il mio paese è la notte”
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La diversità che mi fece stupendo
“La diversità che mi fece stupendo
e colorò di tinte disperate
una vita non mia, ancora mi fa
sordo ai comuni istinti, fuori dalla
funzione che rende gli uomini servi
e liberi. Morta anche la dolente
speranza di rientrarvi, sono solo,
per essa, coscienza.
E poiché il mondo non è più necessario
a me, io non sono più necessario.”
Pier Paolo Pasolini, “La diversità che mi fece stupendo”, in “Poesie inedite”
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Immagine in evidenza: Gino De Dominicis, “L’artista e il suo doppio”, 1982