«Eloì, Eloì, lemà sabactàni?»
(“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”)
Vangelo secondo Marco (Mc 14,1-15,47)
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“Pasqua è voce del verbo ebraico ‘pèsah’, passare. Non è festa per residenti, ma per migratori che si affrettano al viaggio. Da non credente vedo le persone di fede così, non impiantate in un centro della loro certezza ma continuamente in movimento sulle piste.”
Erri De Luca
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“Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri a ogni costo, atleti della parola pace.”
Erri De Luca
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“Il venerdì santo e la Pasqua hanno questo di liberatorio, che il pensiero viene distolto dal destino personale, e portato molto al di là, fino al senso ultimo della vita, della sofferenza, del corso degli eventi, e che ci è dato di concepire una grande speranza.”
Dietrich Bonhoeffer, dal carcere di Tegel, 25 aprile 1943
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“Il Nostro Signore ha scritto la promessa della Risurrezione, non solo nei libri, ma in ogni foglia di primavera.”
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“Oggi viviamo nell’atroce silenzio del sabato. Nel silenzio del sepolcro abitato. In quale secolo spunterà, sul sepolcro vuoto, l’alba della Domenica di Pasqua?”
Nicolás Gómez Dávila, da “Tra poche parole”
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“Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati. Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto. Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito. Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via. Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.”
Don Tonino Bello
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“Quella mattina il Risorto ha mostrato alle donne che è possibile il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l’inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi.”
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Gerrit van Honthorst, “Childhood of Christ”
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“Il Natale mi deprime quanto la Pasqua mi riempie di gioia. Un Dio che si fa bambino è avvilente. Un poveraccio che si fa Dio è tutt’altra cosa.”
Amelie Nothomb, da “Stupore e tremori”, 1999
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Foto di Jan Noszczyk
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“Venerdì Santo, piene d’incenso sono le vecchie strade del centro
o forse è polvere che in primavera sembra bruciare come la cera.”
Francesco Guccini, “Venerdì Santo”, dall’album “Folk beat N.1”, 1966
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