nel succedersi degli ombrelloni blu.
Una ragazza li attraversa con le gambe lunghe
che reggono sfacciate il senso dell’estate.”
Alessandra Corbetta, da “Estate corsara”
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“È il dolore il vero maestro dell’anima; un uomo che conosce solo estati non impara dagli inverni a coprirsi le spalle.”
Mirko Badiale
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“Nel bel mezzo dell’inverno, ho imparato infine che dentro di me c’è un’estate invincibile.”
Albert Camus, da “L’estate”, 1954
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“Gli ombrelloni sono i veri maitre à penser dell’estate.”
Franz Krauspenhaar, da “Forforismi”, 2011
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“Si rideva insieme, abbagliati, pigri, riconoscenti. Avevamo il sole, il mare, le risa, l’amore; li avremmo ritrovati mai come in quell’estate, con quello splendore, quell’intensità che davano loro la paura e gli altri rimorsi?…”
Françoise Sagan, da “Buongiorno tristezza”, 1954
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“I petali dell’ultima rosa d’estate riposano in un suolo familiare in compagnia delle api scomparse. Come si chiude dolcemente l’estate, senza il cigolare di una porta, fuori per sempre.”
Emily Dickinson
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“Che sia io la tua estate
quando l’estate sarà lontana!
E la tua musica, quando allodola
e pettirosso taceranno!”
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Joan Miró, “L’estate”, 1938
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“L’estate ha toccato con le labbra il seno della nuda terra. E ha lasciato il segno rosso di un papavero.”
Francis Thompson
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“L’ardore dell’estate fu affidato a uccelli muti e l’indolenza richiesta a una barca di lutti senza prezzo attraverso anse di amori morti e profumi estenuati.”
Arthur Rimbaud
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“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.”
Ennio Flaiano, da “Diario degli errori”
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“L’autunno racconta alla terra le foglie che ha prestato in estate.”
Georg Christoph Lichtenberg
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“E’ giugno.
Sono stanca di essere coraggiosa”
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“È l’estate
e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.”
Giuseppe Ungaretti, da “Di Luglio”
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Pieter Bruegel il Vecchio, “La mietitura”, 1565
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“Odio l’estate. Odio il mese di agosto fino al giorno di ferragosto.
Tutti partono e ci chiedono se anche noi partiremo. Impossibile rispondere, quando siamo nel numero di quelli che non hanno voglia né di partire né di restare.
(…) Io non trovavo il mondo triste, lo trovavo bellissimo, solo che a me per qualche ragione oscura era vietato di celebrarne le radiose giornate, così non potevo che cercare e amare l’autunno, l’inverno, il crepuscolo, la pioggia e la notte.
Scopersi, in seguito, che una simile sensazione non ero io sola a provarla, che era una sensazione comune a molti, perché molti come me in qualche istante della loro esistenza si sono sentiti esclusi e mortificati dall’estate, giudicati per sempre indegni di raccogliere i frutti dell’universo.
Molti come me allora hanno odiato lo splendore abbagliante del cielo sui prati e sui boschi.
Molti come me ai primi segni dell’estate si sentono in angoscia come all’annuncio di una disgrazia, perché in essi risorge lo spavento del giudizio e della condanna.”
Natalia Ginzburg, da “Maledette vacanze”, intervista pubblicata su “La Stampa” in data 11 luglio 1991
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“A me è maggio che mi rovina
e anche settembre, queste due sentinelle
dell’estate: promessa e nostalgia.”
Patrizia Cavalli, da “Vita meravigliosa”, 2020
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“Non c’è niente che sappia di morte più del sole in estate, della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l’aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.”
Cesare Pavese, da “Il diavolo sulle colline”, 1949
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Sabantha Learn, “Walk in the Fog”
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“Quest’estate le rose sono blu; i boschi sono di vetro. La terra drappeggiata nel suo verde mi fa tanto poco impressione quanto un fantasma. Vivere e cessare di vivere sono soluzioni immaginarie. L’esistenza è altrove.”
André Breton, da “Primo manifesto del surrealismo”, 1924
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Immagine in evidenza: Pablo Picasso, “Bagnanti”, 1918