“Ogni volta che devo decidere qualcosa, c’è in me una riunione di condominio: cuore, testa, corpo e anima si vedono e si consultano. Di solito è la testa quella a cui do più ascolto: mi sembra abbia idee migliori.”
Giulia Carcasi, da “Ma le stelle quante sono”, 2005
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“Il corpo umano comprende uno scheletro di 208 ossa, del peso totale di 9 kg; più di 600 muscoli, che formano il 35-45 per cento circa del peso totale del corpo; un sistema circolatorio contenente tra 5 e 7 litri di sangue, spinto da un cuore che durante una vita compie abbastanza lavoro per sollevare un peso di una tonnellata a 240 km di altezza; un sistema nervoso dominato da un cervello che fa sembrare al paragone il computer più potente un giocattolo per bambini, e che programma sé stesso; un paio di polmoni che trattano 14 metri cubi d’aria al giorno; un sistema di raffreddamento comprendente tra 2 e 3 milioni di ghiandole sudoripare; un apparato digerente con un canale alimentare lungo 7,5 metri, che in una vita trasforma 50 tonnellate di cibo; un sistema riproduttivo che ha popolato il mondo attuale, con un successo anche troppo grande, di più di 4 miliardi di esseri umani; un sistema escretore con reni capaci di filtrare 170 litri di liquido al giorno; e 1,6 metri quadrati di pelle per coprire il tutto e, come si espresse un medico, “per tenere il sangue dentro e la pioggia fuori”. Questo è l’organismo che noi abbiamo portato nelle, profondità dell’oceano e sulla superficie della Luna. È l’animale che ha inventato linguaggio, arte, scienza, sport, architettura, politica e religione. Ha conquistato il mondo e può ancora distruggerlo in conseguenza di un successo troppo grande”.
Desmond Morris, da “Il nostro corpo”, 1986
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“Nulla mi meraviglia come le dinamiche del corpo umano e le loro infinite declinazioni. Quando penso che basta un colpo di tosse, il cenno d’un dito, uno sbadiglio, una lacrima per introdurre nel grandioso concerto celeste l’imprevisto d’una variante; e che qualcuno, di conseguenza, dovrà affannarsi lassù con spugna e gesso a disfare e a rifare i suoi calcoli sulla lavagna…”
Gesualdo Bufalino, da “Bluff di parole”, 1994
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“Non è il corpo a contenere l’anima ma il contrario. Pensate a una carezza o a un sorriso. Forse una mano potrebbe fare una carezza, e gli occhi un sorriso, se non fossero dentro un’anima?”
Alessandro D’Avenia, da “Ciò che inferno non è”, 2014
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Yves Klein, “Antropometria ANT 7”, 1960 circa
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“La mia pancia è tutto il mio mondo, la mia testa la mia eternità, e le mie mani due magnifici soli. Le gambe sono i dannati pendoli del tempo e i miei piedi sporchi i due eccellenti fondamenti della mia filosofia.”
Jöns (Gunnar Björnstrand), dal film “Il settimo sigillo”, 1957
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“Il corpo è carne vestita di tempo.”
Lorenzo Morandotti, da “Crani e topi”, 2014
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“È nella malattia che ci rendiamo conto che non viviamo soli, ma incatenati a un essere d’un altro regno, dal quale ci separano degli abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci comprendere: il nostro corpo.”
Marcel Proust, da “I Guermantes”, 1920
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“Io sono un uomo… ho un corpo! E lei capisce che, avendo un corpo, ho bisogno anche di una corpa. Mi sono spiegato?”
Totò (Antonio De Curtis), dal film “Totò nella Luna”, 1958
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“I denti sono, dello scheletro, la sola parte visibile in vita senza provocare traumi. Per questo siamo destinati a curarli con tanta devozione. E nei momenti migliori li chiamiamo sorriso.”
Lorenzo Morandotti, da “Crani e topi”, 2014
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Immagine creata con IA
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“Il corpo, questo animale tanto familiare quanto enigmatico, che ha deciso di seguirci da ogni parte.”
Fabrizio Caramagna
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“Dipende da noi essere in un modo o nell’altro.
I nostri corpi sono giardini, di cui la nostra volontà è il giardiniere; e se noi vogliamo farvi crescere ortiche, o germogliare lattuga, nascere issopo o spuntare timo, coprirlo di una sola specie di piante o renderlo vario di molte erbe, mantenerlo incolto per pigrizia o fertile per laboriosità – ebbene, il potere e la facoltà di mutare sono riposti nella nostra volontà.”
William Shakespeare, da “Otello” (atto I, scena II), 1604
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Andrey Petrukhin (artista russo)
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“Il nostro corpo è fatto di calcio, ferro, ossigeno. Tutti nuclei che si sono formati nel cuore di stelle gigantesche morte ben prima che nascesse il nostro sole.”
Guido Tonelli, dall’intervista “Tra le righe”
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“Da qui penso…
nei puntini di sospensione e le virgole
che solo conosciamo io e il tuo corpo.
Adesso m’invade non solo la tristezza
ma anche la geografia del silenzio.”
Francisco Álvarez Koki (Scrittore galiziano)
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“Credo che in tutto il corpo abitino dei pensieri, anche se non tutti arrivano fino alla testa e si vestono di parole. So che per il corpo vagano pensieri scalzi. Quando gli occhi sembrano assenti perché lo sguardo è sperduto e l’intelligenza si è ritirata per qualche istante e li ha lasciati vuoti, e mentre i pensieri della testa deliberano a porte chiuse, i pensieri scalzi salgono lungo il corpo e si installano negli occhi. Da lì cercano un oggetto su cui fissare lo sguardo e sembrano serpenti che ipnotizzano gli uccelli. Ipnotizzano anche i pensieri che sono in riunione e che devono interrompere le loro deliberazioni”.
Felisberto Hernández, da “Terre della memoria”
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Foto di Grégoire A. Meyer
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“Si può vedere anche attraverso la pelle.”
Mirella Mehr, da “Notizie dall’esilio”, 1998
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“La bocca è la stazione di partenza del riso, e l’occhio ne è il termine. Molto tempo dopo che la bocca si è chiusa, l’occhio ride ancora“.
Malcolm de Chazal, da “Senso plastique”, 1948
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Foto di Helmut Newton
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Nell’immagine in evidenza: Louise Bourgeois, “Femme Maison”