Pensieri

Cose che non voglio più fare

03.07.2023
Cose che non voglio più fare:
– ricordarmi che sono viva solo quando rischio di morire, tipo quando attraverso la strada e una macchina si ferma all’ultimo momento e poi per cinque minuti me ne vado in giro dicendo “che bello, non sono morta!” e mi sento felice, ma poi me ne dimentico subito e tornano le ombre.
– Dimenticarmi dei compleanni delle persone, anche se mi dicono “non mi importa niente dei regali e degli auguri”, perché in realtà sotto sotto tutti vogliamo essere ricordati, perché in realtà importa a tutti.
– Rimandare a domani gli abbracci che potrei dare oggi.
– Litigare per la disposizione degli oggetti in casa, tipo “i calzini per terra no”, “la maglia sul letto no”. Voglio accettare il disordine e non creare caos laddove regna un equilibrio perfetto.
– Tacere quando qualcuno mi ferisce. Ho questo vizio: non combatto il male. Non ci provo nemmeno, perché tanto me lo merito. Lo lascio entrare senza provare a difendermi. Non voglio diventare una di quelle persone che per proteggersi smettono di sentire. Voglio sentire tutto, ma voglio anche imparare a tirarmi indietro quando inizia a farmi male il cuore. Rimanere a oltranza è da sciocchi.
– Farmi in quattro per piacere anche a chi non mi piace.
– Indossare un bel vestito solo nei giorni di festa.
– Comprare scarpe col tacco per poi lasciarle marcire in un angolo della casa.
– Chiedere scusa a prescindere, solo perché esisto, quando entrò in una stanza, quando parlo, quando respiro. – chiedere “ma davvero mi vedi bella?” a qualcuno che mi ha appena detto “sei bella”.
– giocare a m’ama non m’ama e imbrogliare per far tornare m’ama.
– Dire “non valgo niente” e crederci.
– Dire “non posso fare la differenza” e rimanere immobile, per questo.
– Dire “sono invisibile”, dimenticando tutte le volte che qualcuno mi ha detto “vuoi passare?”, tutte le volte che qualcuno mi ha detto “grazie e buona giornata”, che in fondo basta davvero poco, tipo un “arrivederci”, tipo un “vuole lo zucchero?” o “guardi signorina, le è caduto questo”. E all’improvviso ti ricordi che esisti.
Susanna Casciani
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Foto di Sonia Simbolo

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