“Quando un uomo invecchia, la sua capacità di rimanere seduto quietamente e di svolgere mansioni tra le quattro mura si accresce. Le sue abitudini si fanno vespertine a mano a mano che egli si approssima al crepuscolo della vita, sino a quando esce di casa solo poco prima del tramonto, e tutto il camminare che gli è necessario si riduce a una passeggiata di mezz’ora.
Ma il camminare di cui io parlo non ha nulla a che vedere con l’esercizio fisico propriamente detto, simile alle medicine che il malato trangugia a ore fisse, o al far roteare manubri o altri attrezzi; è, il camminare di cui parlo, l’impresa stessa, l’avventura della giornata. Se volete fare esercizio, andate in cerca delle sorgenti della vita. Come è possibile far roteare dei manubri per tenersi in salute, mentre quelle sorgenti sgorgano, inesplorate, in pascoli lontani!
E dovete camminare come il cammello, l’unico animale, così si dice, che rumina mentre cammina. Un viaggiatore una volta chiese alla domestica di Wordsworth di mostrargli lo studio del suo padrone, e lei rispose: «Questa è la biblioteca, ma il suo studio è là fuori, oltre la porta».”
Henry David Thoreau, da “Camminare”, 1851
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