“[Popper] odiava la televisione. La riteneva pericolosa per la democrazia. In un saggio intitolato Cattiva maestra televisione dice testualmente: “Guardare la televisione può essere pericoloso. È come ascoltare Dio stesso che parla, e quello che è peggio è che colui che parla a un certo punto crede di essere Dio”.
Luciano De Crescenzo, da “La distrazione”, 2000
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“La televisione, potenzialmente certo, così come è una tremenda forza per il male, potrebbe essere una tremenda forza per il bene. Potrebbe, ma è assai improbabile che questo accada. La ragione è che il compito di diventare una forza culturale per il bene è terribilmente difficile. Per dire la cosa nel modo più semplice, non abbiamo gente che possa realizzare, per più o meno venti ore al giorno, materia buona, programmi di valore.”
Karl Popper, “Una patente per fare TV”, in “Cattiva maestra televisione”, 1994
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“Benedetta televisione, che mi consente, meglio ancora se nelle demoniache ore notturne, di visitare ora l’una ora l’altra “villa dei misteri” nella smisurata Pompei del cinema muto.”
Gesualdo Bufalino, da “Bluff di parole”, 1994
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Stando nel cerchio d’ombra
come selvaggi intorno al fuoco
bonariamente entra in famiglia
qualche immagine di sterminio.
Così ogni sera ci teorizza
la violenza della storia.
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“Niente di più misterioso di una televisione accesa in una stanza vuota; molto più strano di un uomo che parla solo o di una donna che sogna a occhi aperti davanti ai fornelli. Sembra che un altro pianeta vi stia parlando; improvvisamente, la televisione si rivela per quello che è: video di un altro mondo, che in fondo non si rivolge ad alcuno e impassibilmente diffonde le sue immagini, indifferente ai suoi stessi messaggi (la s’immagina benissimo regolarmente funzionante anche dopo la scomparsa dell’uomo).”
Jean Baudrillard, da “America”, 1986
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“La televisione è una ladra di tempo: deruba i bambini di ore preziose, essenziali per imparare qualcosa sul mondo e sul posto che ciascuno vi occupa.”
John Condry, da “Ladra di tempo, serva infedele”, in “Cattiva maestra televisione”, 1993
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“La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.”
Fabrizio De André, in Guido Harari, “Una goccia di splendore”, 2007
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“La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere.”
Peter Finch, in “Quinto potere”, 1976
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“Se Gesù Cristo venisse da noi oggi, quasi certamente non sarebbe crocifisso. O morirebbe sconosciuto, o sarebbe invitato a un talk-show televisivo. Non darebbe più fastidio a nessuno.”
Giorgio Gaber, in Guido Harari, “Quando parla Gaber”, 2011
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“Se guardi la televisione di giorno, ecco il bacino di consumatori in cui rientri. O sei un alcolizzato. O un invalido. O un idiota. Nel giro di un paio di settimane, uno si rompe di vivere da tapiro.”
Chuck Palahniuk, da “Cavie”, 2005
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“Al ventesimo secolo si può perdonare tutto, anche le due guerre mondiali e quelle successive, anche le sfilate di moda e le corse di formula uno, ma non il peccato di aver sacrificato il cinematografo alla televisione. È codesta una scatola vuota che mostra il mondo piatto come una lavagna e non distingue una scena di guerra da una partita di calcio. Tra i due schermi c’è la stessa differenza che passa tra il calore di un camino e un frigorifero spento.”
Luigi Pintor, da “Il nespolo”, 2001
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“La televisione è meglio del cinema. Sai sempre dov’è la toilette.”
Dino Risi, da “Vorrei una ragazza”, 2001
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“Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.”
Orson Welles, in “New York Herald Tribune”, 1956
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