“La storia siamo noi
Siamo noi padri e figli
Siamo noi bella ciao che partiamo
La storia non ha nascondigli
La storia non passa la mano
La storia siamo noi
Siamo noi questo piatto di grano”
Francesco De Gregori, da “La storia siamo noi”, 1985
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“Non sapete? Proprio
insieme al Barocco del Neo-Capitalismo
incomincia la Nuova Preistoria.”
Pier Paolo Pasolini, da “Poema per un verso di Shakespeare”, in “Poesia in forma di rosa”, 1964
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“La storia è l’ombra di un vetro
ma noi possiamo ancora imparare
quando ogni incanto sembra perso
si può tornare, fare apprendistato…”
Nicola Bultrini, da “Vetro”, 2022
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“Leone o Drago che sia,
il fatto poco importa.
La Storia è testimonianza morta.
E vale quanto una fantasia.”
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Andrea Lensi, “Sesto potere”
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“Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad “usum delphini“, e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”
Honoré de Balzac, da “Le illusioni perdute”
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“Per distrarsi dalla morte l’uomo inventò la storia, questo happening da un soldo.”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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“La storia: impressione di assistere a una partita di calcio truccata, con spettatori ignari che si sbracciano e urlano e si menano…”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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“Nella storia ciò che tranquillizza è la sua falsità. è una storia sulla storia; se si sapesse mai la verità!”
Elias Canetti, da “La provincia dell’uomo”, 1973
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“La storia presenta tutto come se niente si fosse potuto svolgere altrimenti. Invece si sarebbe potuto svolgere in cento modi. La storia si mette dalla parte di quel che è avvenuto e lo distacca dal non avvenuto costruendo solide connessioni. Tra tutte le possibilità si basa su quella sola che è sopravvissuta. Così agisce sempre la storia, come se fosse dalla parte dell’avvenimento più forte, cioè di quello realmente avvenuto: non sarebbe potuto rimanere non avvenuto, doveva avvenire.”
Elias Canetti, da “La provincia dell’uomo”, 1973
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“La storia contiene ogni senso e proprio per questo è insensata.”
Elias Canetti, da “La tortura delle mosche”, 1992
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“La storia, una distillato di rumori.”
Thomas Carlyle, da “Storia della rivoluzione francese”, 1837
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“La storia non è forse, in ultima istanza, il risultato della nostra paura della noia, di quella paura che ci farà sempre prediligere il piccante e la novità del disastro, e preferire qualsiasi disgrazia al ristagno?”
Emil Cioran, da “Storia e utopia”, 1960
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“Nella storia, si è sempre sulla soglia del peggio. È questo che la rende interessante, che la fa odiare, che fa sì che non possiamo staccarcene.”
Emil Cioran, da “Il funesto demiurgo”, 1969
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“La storia, a voler essere esatti, non si ripete, ma, poiché le illusioni di cui l’uomo è capace sono limitate di numero, esse ritornano sempre sotto un diverso travestimento, dando così a una porcheria ultradecrepita un’aria di novità e una vernice tragica.”
Emil Cioran, da “L’inconveniente di essere nati”, 1973
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“La storia dipende di solito da semplici virtualità. Promesse o minacce fungono spesso da stella polare di intere epoche. A volte presenti alla coscienza, altre volte acquattati nel subconscio, questi fantasmi sono i protagonisti della storia anche se non ne sono gli attori empirici.”
Nicolás Gómez Dávila, da “In margine a un testo implicito”
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“Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l’onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.”
Gustave Flaubert, da “Attraverso i campi e lungo i greti”, 1886
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“Studiare la storia significa abbandonarsi al caos, ma nello stesso tempo conservare la fede nell’ordine e nel senno.”
Hermann Hesse, da “Il gioco delle perle di vetro”, 1943
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“La storia è un libro di ricette. I dittatori sono i cuochi. I filosofi quelli che scrivono i menù. I preti sono i camerieri. I militari i buttafuori. Il canto che sentite sono i poeti che lavano in cucina.”
Charles Simic, da “Il mostro ama il suo labirinto”, 2008
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Foto di Michael Aboya
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“Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce.”
Victor Hugo, da “I burgravi”, 1843
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“La storia si divide in mostri e vittime. O testimoni.”
Chuck Palahniuk, da “Rabbia”, 2007
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“I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell’infelicità degli uomini.”
Raymond Queneau, da “Una storia modello”, 1966
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“La storia è un progresso continuo. Va avanti anche nei cosiddetti periodi tranquilli, nei quali poco accade di ciò che potrebbe interessare alla gente. Il momento in cui la madre e il padre di Napoleone si incontrarono, non fu fatale nel senso più alto? E chi fu in grado già allora di percepire quell’attimo come destino? E mentre… Goethe scriveva il Faust e Beethoven componeva l’Eroica, forse la storia non andava avanti proprio così, e in un senso ben più alto che durante le gloriose battaglie combattute da Napoleone?”
Arthur Schnitzler, da “Il libro dei motti e delle riflessioni”, 1927
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“La storia potrebbe essere considerata, come una continuazione della zoologia.”
Arthur Schopenhauer, da “Parerga e paralipomena”, 1851
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“La vita umana è cosi breve e fuggevole, ed è suddivisa tra milioni innumerevoli di individui, i quali a sciami precipitano senza tregua nelle fauci spalancate del mostro della dimenticanza, che è una impresa degna di grande riconoscenza voler salvare dall’universale naufragio del mondo almeno qualche cosa, la memoria delle cose più importanti e interessanti, gli avvenimenti e i personaggi principali.”
Arthur Schopenhauer, da “Parerga e paralipomena”, 1851
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“La parte più filosofica della storia è di far conoscere le sciocchezze degli uomini.”
Voltaire, da “Lettres chinoises, indiennes et tartares”, 1776
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Rappresentazione di “Eroi”, di Andrea Pennacchi, al Teatro Boxer (Padova)
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“Mio padre è tornato senza racconti dalla sua guerra, quella che doveva essere l’ultima, mondiale come quella di Troia. Diceva che non aveva niente di epico la sua storia, solo brandelli, ricordi di fame, paura, il campo di concentramento. È per questo che mi ha regalato l’Iliade: per calmare la mia fame di storie, ed è per questo che ciclicamente torno all’Illiade”.
Andrea Pennacchi, da “Eroi”, 2023
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Nell’immagine in evidenza: Nikolaos Gysis, “Allegoria della storia”, 1892