“Studiare è come aprire
una finestra.
Scegliere di non mangiare
sempre la stessa minestra.”
Davide Rondoni, da “I compiti delle vacanze”, in “Le parole accese. Poesie per bambini e non”
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“1. Il giorno prima dell’interrogazione di storia il professore di biologia ti darà da leggere 200 pagine sulle tenie per il giorno dopo. Corollario: ogni professore dà per certo che l’unica cosa che tu fai nella vita è seguire il suo corso. 2. Se hai un compito in classe in cui puoi usare il libro, ti dimenticherai il libro a casa. 3. Se hai una ricerca da fare a casa, ti dimenticherai dove abiti. 4. Le materie peggiori sono quelle che spuntano dal nulla verso la fine dei quadrimestri.”
Arthur Bloch, da “Leggi del terrore applicato al liceo, La legge di Murphy II”,
1980
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“A scuola ero il miglior ultimo della classe.”
Marcello Marchesi, da “Il malloppo”, 1971
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“Qualche volta viene la tentazione di levarseli di torno [i ragazzi svantaggiati]. Ma se si perde loro, la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati.”
Lorenzo Milani, da “Lettera a una professoressa”, 1967
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“Quando i laureati criticano la scuola e la dicono malata si dimenticano d’esserne i prodotti. Hanno poppato l’infezione fino ai 25 anni. Non sono più capaci di pensare che possa valer qualcosa chi non ha fatto i loro studi.”
Lorenzo Milani, da “Lettera a una professoressa”, 1967
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“Educare non è riempire un secchio, ma accendere un incendio.”
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“Il mondo può essere salvato solo dal soffio della scuola”.
Talmud
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“Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.”
Gianni Rodari, da “Il primo giorno di scuola”
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“Se un bambino scrive nel suo quaderno «l’ago di Garda», ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo ‘ago’ importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?”
Gianni Rodari, da “Grammatica della fantasia”, 2016
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“Quello che vogliamo è vedere il ragazzo alla ricerca della conoscenza, e non la conoscenza alla ricerca del ragazzo.”
George Bernard Shaw, cit. in Roger Abravanel e Luca D’Agnese, “La ricreazione è finita”, 2016
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Thomas George Webster, “La scuola di una donna”, 1845
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“Amateli gli alunni, come fossero vostri figli. Loro lo sentono cosa proviamo per loro.
In base a ciò che sappiamo dare, tanto potremo ricevere.”
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“L’educatore si lascia educare dagli incontri, dai fatti, dai segni e dagli imprevisti. Non aspetta certezze, teorie e verità. Anzi le espelle, o meglio le digerisce con la stessa logica dell’insalata e delle patatine del fast – food. Non fabbrica strutture, ma tesse relazioni. L’uomo è parola dialogata, comunicazione permanente verbale e non verbale. Smonta le maschere e le difese inutili.”
Don Antonio Mazzi, da “Educatori senza frontiere. Diari di esperienze erranti”, 2013
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Nell’immagine: André Henri Dargelas, “Attorno al mondo”, 1906