Fosforescenze

Io, lo specchio: esatto e privo di preconcetti

26.09.2023
“Sono esatto e d’argento, privo di preconcetti.
Qualunque cosa io veda subito l’inghiottisco
tale e quale senza ombre di amore o disgusto.
Io non sono crudele, ma soltanto veritiero –
quadrangolare occhio di un piccolo iddio.”
Sylvia Plath, da “Specchio”
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“Mi fanno paura gli specchi, questi esseri
che, dopo essere stati fatti in mille pezzi,
seguitano ad esistere in ogni loro frammento.
Assomigliano troppo a un cuore.”
Alfonso Brezmes, “La memoria ferita”, da “Ultramor”, 2017 – Traduzione di Mirta Amanda Barbonetti
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“Ci sono giorni in cui lo specchio non rimanda solo un volto, ma una geografia di ricordi, di emozioni, di sogni e di mancanze. Di espressioni e rughe che raccontano chi sei.”
Fabrizio Caramagna
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“Non bisognerebbe lasciare specchi appesi nelle stanze più di quanto non si dovrebbero lasciaree in giro libretti di assegni aperti o lettere confessanti qualche odioso crimine. Non si poteva fare a meno di guardare, quel pomeriggio d’estate, nel lungo specchio appeso nell’atrio. Il caso lo aveva così disposto.”
Virginia Woolf, da “La signora nello specchio”
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Una scena del film “Mandalay”, del 1934, con la regia di Michael Curtiz
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“Perché non si deve credere che uno specchio trattenga le immagini che ha riflesso, se d’una stella estinta ci giunge tuttora la luce?”
Gesualdo Bufalino, da “Il malpensante”, 1987
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“Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.”
Roland Barthes, da “L’impero dei segni”, 1970
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“Be’, confessiamolo. A noi donne cosiddette mature, è molto difficile uccidere l’adolescente che è dentro di noi. Ci guardiamo allo specchio, poco, per la verità, e sappiamo che la faccia che vi scorgiamo non ha quasi niente a che vedere con quello che siamo dentro.”
Elena Gianini Belotti, da “Prima le donne e i bambini”, 1980
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“Niente viene riprodotto con perfetta imparzialità. Si potrebbe dire che lo specchio faccia eccezione a ciò. Ma noi non vediamo neanche la nostra immagine riprodotta in esso con tutta esattezza. Perché lo specchio inverte la nostra figura e fa della mano sinistra la mano destra. Ciò valga come simbolo per tutte le considerazioni che facciamo su noi stessi.”
Johann Wolfgang Goethe, da “Massime e riflessioni”, 1833 (postumo)
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“Quando la scimmia ha riso della propria immagine nello specchio, è nato l’uomo.”
Stanisław Jerzy Lec, da “Nuovi pensieri spettinati”, 1964
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“Secondo certi negromanti, gli specchi sarebbero delle voragini senza fondo, che inghiottono, per non consumarle mai, le luci del passato (e forse anche del futuro).”
Elsa Morante, da “Aracoeli”, 1982
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Foto di Ferdinando Scianna
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“Sì, la coscienza è uno specchio. Almeno stesse fermo. Più lo fissi, invece, e più trema.”
Ugo Ojetti, da “Sessanta”, 1937
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“L’uomo non deve potersi guardare in faccia. È la cosa più terribile. La Natura gli ha fatto dono di non poterla vedere, così come di non poter fissare i propri occhi. Soltanto nell’acqua dei fiumi e dei laghi poteva scrutare il suo volto. E la postura che doveva assumere era peraltro simbolica. Doveva piegarsi, abbassarsi, per commettere l’ignominia di vedersi. Chi ha inventato lo specchio ha avvelenato l’anima dell’uomo.”
Fernando Pessoa, da “Il libro dell’inquietudine”, 1982 (postumo)
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“Non c’è specchio che ci rimandi a noi come persone viste dal di fuori, perché non c’è specchio che ci tiri fuori da noi stessi. Sarebbe stata necessaria un’altra anima, un altro punto di vista e un altro modo di pensare.”
Fernando Pessoa, da “Il libro dell’inquietudine”, 1982 (postumo)
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“Quando due persone vogliono comprendersi fino in fondo è esattamente come se due specchi posti di fronte si rinviassero di continuo le loro stesse immagini da una distanza sempre più vasta, con una specie di disperata curiosità, fino a perderle nel grigiore di un’irrimediabile lontananza.”
Arthur Schnitzler, da “Il libro dei motti e delle riflessioni”, 1927
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“Mi spaventano gli specchi, quegli esseri
che, dopo essersi frantumati,
rimangono uno in ogni pezzo.
Assomigliano troppo a un cuore.”
Alfonso Brezmes, “La memoria ferita”, da “Ultramor”, 2017 – Traduzione di Mirta Amanda Barbonetti
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Immagine in evidenza: Ron Blumberg, “Lo specchio rotto”,1936

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