Affabulazioni

Come i vecchi

03.10.2023
Mi piace come parlano i vecchi.
Anzi, mi piace come parlavano i vecchi quando ero giovane io.
Mi piace come parlava mia nonna Carmela.
Mia nonna Carmela, quando parlava in pubblico, cioè quando, in mezzo a della gente, le veniva da dire qualcosa, lei parlava con un tono di voce più alto, di quello, per esempio, con cui parlo io.
E quel tono lì, mi sembra, voleva dir delle cose.
Voleva dire che mia nonna Carmela era figlia di mezzadri, era la sedicesima di diciassette fratelli e sorelle.
Che aveva fatto la terza elementare e che poi era andata a lavorare, a servire, a Parma, a casa di un generale, quando aveva undici anni.
Mi diceva «Paolo, a casa nostra c’era una miseria che quando siam diventati poveri abbiamo fatto una festa».
Voleva dire che lei, da quella miseria lì, ne era venuta fuori.
Voleva dire che lei, con la sua vita, con le sue mani, con il suo lavoro, aveva conquistato il diritto di parlare come tutti gli altri.
Voleva dire, quel tono della voce, «Ci sono anch’io, ve’!? E ho diritto di esserci anch’io, ve’!? Come te».
La voce di mia nonna è la voce più potente che io abbia mai sentito in vita mia.
In letteratura, per me, la voce di mia nonna Carmela è la voce di Anna Achmatova.
Non c’entra niente, Anna Achmatova, con mia nonna. Però è uguale.
Paolo Nori, da “Anna Achmatova sa bagnarti anche se hai l’impermeabile”, 21 febbraio 2023, in “Domani”, 21 febbraio 2023

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