“Il treno che viene dal sud
Non porta soltanto Marie
Con le labbra di corallo
E gli occhi grandi così
Porta gente, gente nata tra gli ulivi
Porta gente che va a scordare il sole
Ma è caldo il pane
Lassù nel nord
Nel treno che viene dal sud
Sudore e mille valigie
Occhi neri di gelosia
Arrivederci Maria
Senza amore è più dura la fatica
Ma la notte è un sogno sempre uguale
Avrò una casa
Per te e per me
Dal treno che viene dal sud
Discendono uomini cupi
Che hanno in tasca la speranza
Ma in cuore sentono che
Questa nuova, questa bella società
Questa nuova, grande società
Non si farà
Non si farà”
Sergio Endrigo, “Il treno che viene dal sud”, 1967
“Il treno che viene dal sud” è la canzone che Endrigo scrisse in risposta a “La donna del Sud”, che Bruno Lauzi aveva inciso l’anno prima, nel 1966:
“Una donna di nome Maria
È arrivata stanotte dal Sud
È arrivata col treno del sole
Ma ha portato qualcosa di più
Ha portato due labbra corallo
E i suoi occhi son grandi così
Mai nessuno che l’abbia baciata
A nessuno ha mai detto di sì.”