Linguaggi

Quando a spiegare una poesia è il suo autore

31.10.2023
 “Aiuole per Queneau”, di Italo Calvino
“Aiuole obliate gialle d’erba, sa
un cupo brusio smuovervi, allusione
ad altre estati, cetonia blu-violetta,
enunciando noumeni oscuri: tutto fu,
sarà, ed è in circolo: dunque è sempre
presente nelle eterne senescenze
e effervescente d’ere, nel serpente
d’etere, seme, cenere, erbe secche.”
E adesso a spiegare la poesia è proprio Italo Calvino:
“Sono partito dalla parola italiana più corta, che contenga tutte le vocali: aiuole. in ogni verso della prima quartina tutte le vocali compaiono e spariscono a una a una nell’ordine seguente:
primo verso : nella prima parola, tutte le vocali; nella seconda a, e, i, o , e così via fino all’ultima parola, che ha solo la a; secondo verso : la prima parola ha solo la u , la seconda ha u e o , e così via fino a ricostituire la serie completa;
ESEMPIO
Aiuole A E I O U
obliate A E I O
gialle A E I
d’erba A E
sa A
un U
cupo O U
brusio I O U
smuovervi E I OU
allusione A E I O U
Terzo verso : stesso schema del primo, all’incontrario;
Quarto verso : stesso schema del secondo, all’incontrario.
La seconda quartina si apre con la successione a a, e e, i i, o o , u u.
Il resto della poesia utilizza soltanto la vocale e.”
Italo Calvino
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In evidenza: Foto di Arianna Arcangeli

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