Linguaggi

Eroi di ogni giorno

09.12.2023
“Non far caso a me.
Io vengo da un altro pianeta.
Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini.”
Frida Kahlo
*****
Ti porterei nel mio mondo

“Ti porterei nel mio mondo

dove il bene è una sfumatura del male
ove vi è una guerra perenne tra demoni e angeli
dove la luce dell’insicurezza illumina i paesaggi
dove la luce delle stelle illumina le notti
questo mondo è dentro me

Ti porterei con me
per farti vedere che anche nel mio mondo crescono fiori
per farti sentire i pianti dei bambini che nascono anche qui
per mostrarti che anche un angelo ed un demone possono amarsi
per mostrarti quel che c’è dentro me
solo dentro me

Ti porterei con me
per farti sentire il freddo di questo mondo
per farti vedere le distese di ghiaccio di qui
per farti vedere che in queste lande ghiacciate una fiaccola c’è
una piccola luce di speranza c’è
il tepore di questo piccolo fuoco ti farei assaporare
il tepore che è dentro me
solo dentro me

Non potrai mai spegnerlo
perché è dentro me
solo dentro me…”

Vincenzo 
*****
Laguna ghiacciata

“Laguna ghiacciata
La laguna è bianca di ghiaccio.
I gabbiani camminano sulle barche
adagiate sopra croste bianche.
Io guardo il paesaggio freddo:
tutto il mio mondo
è come questa barca
incagliata nel ghiaccio.”

 

Pier Carlo (un ragazzo autistico)

*****
Pablo Picasso, “Il pasto dell’uomo cieco”, 1903
*****
Versi
“Malgrado la fortuna della vista
così cieco
malgrado il dono dell’udito
così sordo
Nel vento foglia nell’amore solo
nelle ragne uccello nella pioggia canto
nella rosa verme nella speranza dolo
nelle parole sangue nell’ugola pianto
Malgrado la fortuna della vista
così cieco
malgrado il dono dell’udito
così sordo.”
František Halas, “Versi”, da “Imagena”, 1971 – Traduzione di Angelo Maria Ripellino
*****
Diversamente disabili
“Leggiamo la vita
con le punte delle dita
come un libro brail,
come un fiore secco,
come una chiocciola vuota
ritorta all’infinito.
Con i nostri occhiali neri,
con i nostri bastoni bianchi,
l’attraversiamo la vita
schivando emozioni
e mulini a vento,
ciechi,
sordi,
muti,
politicamente corretti,
biodegradabili,
portatori claudicanti
di istinti incarniti.”
Guergana Radeva (scrittrice bulgara)
*****
Foto tratta da Vidas
*****
La cortesia dei non vedenti
“Il poeta legge le poesie ai non vedenti.
Non pensava fosse così difficile.
Gli trema la voce.
Gli tremano le mani.
Sente che ogni frase
è qui messa alla prova dell’oscurità.
Dovrà cavarsela da sola,
senza luci e colori.
Un’avventura rischiosa
per le stelle dei suoi versi,
e l’aurora, l’arcobaleno, le nuvole, i neon, la luna,
per il pesce finora così argenteo sotto il pelo dell’acqua,
e per lo sparviero, così alto e silenzioso nel cielo.
Legge – perché ormai è troppo tardi per non farlo –
del ragazzo con la giubba gialla in un prato verde,
dei tetti rossi, che puoi contare, nella valle,
dei numeri mobili sulle maglie dei giocatori
e della sconosciuta nuda sulla porta schiusa.
Vorrebbe tacere – benché sia impossibile –
di tutti quei santi sulla volta della cattedrale,
di quel gesto d’addio al finestrino del treno,
di quella lente del microscopio e del guizzo di luce dell’anello
e degli schermi e specchi e dell’album dei ritratti.
Ma grande è la cortesia dei non vedenti,
grande la comprensione e la generosità.
Ascoltano, sorridono e applaudono.
Uno di loro persino si avvicina
con il libro aperto alla rovescia,
chiedendo un autografo che non vedrà.”
Wislawa Szymborska, “La cortesia dei non vedenti”, da «Due Punti», traduzione di Pietro Marchesani
*****
Immagine in evidenza: Illustrazione di Piero Schirinzi

Lascia un commento