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Angelus Silesius, mistico ed enigmatico…

14.01.2024
I.3
Via, via, serafini, voi non potete allietarmi:
Via, via, angeli tutti; e ciò che presso di voi risplende:
Io ora non vi voglio; io mi sprofondo solo
Nell’increato mare della nuda divinità.
I.8
Io so che senza di me Dio non può vivere un istante
Se io divengo nulla Egli deve di necessità morire.
I.10
Io son grande come Dio, Egli è piccolo come me;
Egli non può esser sopra di me, né io sotto di Lui.
I.21
Dio non dona nulla a nessuno: con tutti è generoso.
Cosicché, se vuoi Lui solo, Egli è solo tuo.
I.65
Dio è la cosa più povera, Egli se ne sta del tutto solo e libero:
Perciò io dico con buona ragione che povertà è divinità.
I.68
L’abisso del mio spirito chiama sempre a gran voce
L’abisso di Dio: dimmi, qual è più profondo?
I.289
La rosa è senza perché. Fiorisce poiché fiorisce,
Lei a se stessa non bada, non chiede che la si guardi.
II.162
Oh, se la mia anima rivolge attorno ed entro sé le sue fiamme,
Sarà presto folgore con la folgore e Uno.
II.188
Non c’è nessun inizio né alcuna fine
Nessun cerchio né centro, per quanto io mi giri.
II.209
La vera vacuità è come un nobile vaso,
Che nettare ha dentro: ha e non sa cosa.
III.90
Fiorisci, gelido cristiano, maggio è alla porta:
Rimarrai sempre morto, se non fiorisci ora e qui.
III.112
Un cuore che si diletti con spazio e tempo
Non riconosce davvero la propria immensità.
III.117
Pensate, ovunque è Dio, il grande Geova.
Eppure non è né qui, né lì, né altrove.
IV.1
Il Dio indivenuto, immerso nel tempo, diviene
Quel che in tutta l’eternità mai è stato.
IV.10
L’uomo non ottiene piena beatitudine
Prima che l’unità abbia ingoiato l’alterità.
VI.263
Amico, è ormai abbastanza. Nel caso tu voglia leggere ancora,
Va’ e diventa tu stesso la scrittura e l’essenza.
Angelus Silesius (Angelo di Slesia), da “Il pellegrino cherubico”, 1657
Johannes Scheffeln (Angelus Silesius era il suo pseudonimo) fu filosofo, letterato, poeta e mistico, nonché medico di corte di Ferdinando III d’Asburgo.
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Immagine in evidenza: Salvador Dalì, “Idilio atomico e uranico melanconico”, 1945

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